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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

I TRE TROMBONI: molto rumore per nulla!

Nei giorni scorsi il MIUR ha siglato l’intesa con i sindacati confederali su:
a) criteri di ripartizione delle risorse destinate al bonus merito per premiare i docenti
b) utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, a.s. 2018/19.
Lo Snals “ufficialmente” (!) non ha partecipato a questi accordi in quanto si è onorato di non firmare il famigerato contratto dello scorso febbraio.
Cgil, Cisl e Uil “giocando” sull’assenza del sindacato autonomo hanno cercato di sbandierare ai quattro venti di aver ottenuto strepitose concessioni, hanno cercato di far squillare i loro tromboni per annunciare la lieta novella, parafrasando l’Elisir d’amore’ di Donizetti: “udite, udite, attenti non fiatate: ecco qua le straordinarie contrattazioni che abbiamo ottenuto senza lo Snals!”

Ma i loro tromboni hanno emesso solo dei gemiti metallici, dei misteriosi fragori, dei rumori tuonanti. La musica da loro interpretata era una sinfonia stonata, un concerto comico, una “sinfollia”.

Infatti in queste “intese” (?!) non vi è nulla di straordinario, nessuna clamorosa novità, se non qualche miglioria certamente non strepitosa.
L’accordo sulle utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie ricalca quasi integralmente il CCNI dello scorso anno. Le cosiddette “novità” riguardano la deroga straordinaria per la mobilità annuale sui posti di sostegno per i docenti sprovvisti del titolo e la cancellazione dell’obbligo di convivenza con il genitore al quale ci si intende ricongiungere. Ben poca cosa! Oltretutto questi aspetti erano stati oggetto di riflessione da parte dello Snals già con il ministro Fedeli.

Per il bonus docenti la comica è ancor più esilarante, perché già il CCNL stipulato il 19 aprile 2018 prevede la contrattabilità delle risorse per il miglioramento dell’offerta formativa, cui affluiscono anche quelle per la valorizzazione del merito.
Anche i criteri di riparto delle risorse (da assegnare alle singole istituzioni scolastiche senza alcun passaggio a livello territoriale) sono gli stessi previsti al comma 126 della legge 107/2015: “in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggior rischio educativo”.

Ma la farsa non finisce qui!

Nell’intesa firmata il 25 giugno 2018 dalle OO. SS. firmatarie del CCNL 2018 si legge, infatti, che le parti concordano quanto segue:
Le risorse del fondo in oggetto saranno ripartite nella misura dell’80 per cento in proporzione al numero di posti relativi alla dotazione organica del personale docente di ogni istituzione scolastica ed educativa statale e per il restante 20 per cento sulla base di fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo.
I predetti fattori di complessità per la distribuzione del 20 per cento delle risorse del fondo saranno individuati sulla base dei seguenti indicatori, aventi tutti il medesimo peso:
1. percentuale di alunni con disabilità;
2. percentuale di alunni stranieri;
3. numero medio di alunni per classe;
4. percentuale di sedi scolastiche in aree totalmente montane o in piccole isole.

Ma non è – preciso e identico – ciò che il MIUR, nello scorso anno scolastico, aveva già comunicato in una riunione di informativa con le OO. SS.?
a) l’80% della cifra di 200 milioni di euro (allora previsti) suddiviso sulla base del personale di ruolo in servizio;
b) il 20% suddiviso sulla base degli indicatori, a cui viene attribuito per tutti lo stesso peso, relativi a: alunni disabili, alunni con cittadinanza non italiana, complessità del territorio, numero medio degli alunni per classe.
Anche la contrattazione a livello di singola Istituzione scolastica sui criteri per la determinazione dei compensi accessori è già prevista dal D.Lgs. 165/2001, artt. 40-45.

Infine I criteri per l’attribuzione dei compensi per il merito al personale erano e restano di competenza del DS

Insomma non hanno contrattato un bel nulla!

“Un bel tacer non fu mai scritto”. Così dice il famoso detto attribuito al poeta italiano Iacopo Badoer.

Giuseppe Antinolfi

Segretario provinciale

Snals-Confsal di Milano