I sindacalisti confederali da quando hanno sottoscritto il contratto non perdono occasione per cercare di inculcare nella gente il concetto che la loro scelta sia stata giusta e coerente nell’interesse degli operatori scolastici. Fanno orecchi da mercanti al profondo dissenso del mondo della scuola provocato da quelle improvvide e scellerate firme. Come l’allegra cicala della famosa favola CGIL – CISL – UIL in questi mesi non han fatto altro che cantare, cantare, cantare le loro fandonie sulla bontà sia del contratto nazionale sia di quelli integrativi: tante chiacchiere, che lasciano il tempo che trovano, così come abbiamo ampiamente spiegato negli articoli scritti al riguardo.
Le formiche dello SNALS-Confsal invece han faticato per presentare la piattaforma per il nuovo contratto. Infatti, sulla base di quanto previsto dall’art.2 comma 5 del CCNL 2016/18, il nostro sindacato ha presentato, con riguardo al triennio 2019/2021, la piattaforma contrattuale per il comparto “Istruzione e Ricerca“, comprese le Scuole italiane all‘estero.
Con questo nuovo contratto si vuole vanificare la quella cultura amministrativa che è arroccata su posizioni dirigiste e centrata su modelli d’ispirazione aziendalistica, per ottenere innanzitutto la valorizzazione della professionalità, per eliminare le eccessive disparità di trattamento tra il personale appartenente ai diversi settori e all’interno dei settori tra il personale docente e quello tecnico ed amministrativo.
La piattaforma consta di due capitoli:
Nel primo capitolo sono trattate problematiche comuni alle aree di comparto.
Il nuovo contratto nazionale deve ridefinire:
1. il sistema delle sanzioni disciplinari,
2. le relazioni sindacali,
3. la mobilità,
4. la valutazione,
5. la formazione,
6. il progressivo allineamento degli stipendi ai corrispondenti livelli medi dell’ UE.
7. il concetto di organizzazione del lavoro e degli uffici riportato sotto il presidio negoziale.
Nel secondo capitolo sono affrontate questioni afferenti:
1. Il sistema dell’istruzione,
2. la specificità delle singole aree, entrambe sviluppate nell’ottica di una progettualità dal respiro politico,
3. la professionalità,
4. l’unicità della funzione docente,
5. la premialità,
6. la valorizzazione dei profili ATA, con l’adeguamento delle retribuzioni alle nuove professionalità e competenze già attribuite e svolte,
7. la scuola italiana all’estero, al cui personale deve essere garantita l’applicazione delle norme contrattuali previste per il personale del territorio metropolitano
Lo Snals-Confsal è certo che questa volta vi sarà un clima nuovo nella contrattazione, un clima più attento alle esigenze della scuola, ottenendo il giusto e necessario riconoscimento professionale ed economico di tutti gli operatori scolastici.
Questa volta CGIL, CISL e UIL non avranno più la sponda di ministro fazioso ed idealizzato. Questa volta lo SNALS pretenderà il prestigio sociale dei docenti e di tutto il personale che opera nelle istituzioni educative di tutti i livelli.
9 luglio 2018
Giuseppe Antinolfi
Segretario Provinciale
SNALS CONFSAL di Milano
ALLEGATO:
Piattaforma contrattuale 2019-2021 comparto “Istruzione e Ricerca”