La conclusione delle vacanze estive ci ha riportato alla vita ordinaria ed un nuovo anno scolastico è iniziato!
Nessun anno scolastico è uguale ad un altro. Il prossimo come sarà?
Sarà un nuovo anno ricco di entusiasmo e di progettualità? Un anno di cambiamento? Un anno sereno e proficuo per il raggiungimento di migliori traguardi per tutti? Un anno di crescita e di arricchimento culturale?
Ognuno di noi ha le sue aspettative e i suoi desideri rispetto a questo nuovo anno scolastico, ma realisticamente dovremo confrontarci con la complessità del vivere quotidiano, che ci mette di fronte a sempre nuovi scenari, a nuovi orizzonti, a nuovi interrogativi.
Tutto ciò non impedisce però ad ognuno di noi di garantire il proprio impegno, la propria disponibilità il proprio entusiasmo per “costruire” una scuola sempre più coinvolgente, in grado di offrire alle nuove generazioni valori saldi di riferimento.
Sta a noi interpretare i cambiamenti che il nuovo anno ci pone davanti, perseguendo con passione ed entusiasmo gli obiettivi raggiungibili e praticabili, con gli strumenti che abbiamo a disposizione. La nostra professionalità, il nostro positivo protagonismo e la nostra consapevolezza contribuiranno a realizzare nella scuola un ambiente di lavoro sereno, rispettoso dei principi, delle regole, dei ruoli esistenti.
Il sentirsi accumunati in un progetto che condivida valori, prassi e idee costituisce un percorso professionale gratificante che favorisce la crescita di ciascuno e la consapevolezza del ruolo che si svolge.
Solo così si fa comunità, si fa organizzazione, mettendo in pratica il fine ultimo del nostro impegno nella scuola: insegnare a vivere. In ciò consiste la vera ed unica profonda riforma dell’educazione.
Propongo a tutti, me compreso, una riflessione sui versi del poeta ed educatore Danilo Dolci in “Poesia diversa”:
C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo,
aperto ad ogni sviluppo
ma cercando d’essere franco
all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.”
Non lasciamoci allora soggiogare dal pessimismo, non tralasciamo la speranza ed il sogno che scorgiamo negli occhi dei nostri alunni, perché nella scuola “ciascuno cresce solo se sognato”.
Auguro di cuore un Buon anno scolastico 2018-2019!
Milano 3 settembre 2018
Giuseppe Antinolfi
Segretario Provinciale
SNALS CONFSAL di Milano