È il primo giorno di scuola, un momento importante per tutti perché ognuno di noi racchiude nel proprio animo tante aspettative, speranze, sogni, suggestioni, prospettive e certamente anche qualche preoccupazione. Ripartiamo con rinnovato ottimismo e slancio, ben sapendo che questo inizio del nuovo anno scolastico costituisce un’opportunità da cogliere per rimetterci in gioco. Ed allora che questo primo giorno di scuola sia un inizio dell’anno scolastico con lo sguardo verso il futuro, coscienti che la scuola è un ponte che ogni giorno conduce gli studenti ad una destinazione che dipende anche dalla nostra professionalità: quella di far sì che essi siano i veri protagonisti del proprio futuro.
Un augurio allora sincero a tutti i “militi ignoti” a cui è demandata la manutenzione giornaliera di questo ponte: quotidianamente si spendono nelle aule ben sapendo di avere come riconoscimento solo la stima e l’affetto dei propri studenti. Un doveroso pensiero va anche agli “invisibili della scuola”, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, che con impegno e responsabilità fornisce un supporto indispensabile al funzionamento del mondo dell’istruzione. A tutti esprimo una sincera e profonda gratitudine, perché rendono possibile l’avvio di questo anno scolastico: non siete soli, vi sono vicini con riconoscenza tutti quanti hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni.
Infine ai nostri studenti desidero dedicare il racconto “La matita” tratto dal libro di Paulo Coelho “Come il fiume che scorre”. Contiene grande verità che a dire il vero possono aiutare anche noi docenti nel difficile compito di accompagnamento nella crescita degli alunni.
La storia della matita
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:
“Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ”
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
“Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ”
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. ‘Dio’: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: d Auguro di cuore un Buon anno scolastico 2018-2019!
Auguro di cuore un Buon anno scolastico 2018-2019!
Milano 12 settembre 2018
Giuseppe Antinolfi
Segretario Provinciale
SNALS CONFSAL di Milano