Il 14 dicembre sono proseguiti i lavori per la definizione dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Dirigenza dell’area istruzione e ricerca.
Al termine di una trattativa complessa e per certi versi difficile si è riusciti a sottoscrivere un’ipotesi di accordo da parte di tutte le organizzazioni sindacali.
Il risultato più importante si può considerare l’equiparazione della parte fissa della retribuzione di posizione a quella delle altre dirigenze. Con tale risultato si apre la strada al completo allineamento retributivo alle altre dirigenze. Si è’ riusciti con una attenta modulazione degli incrementi ad assorbire tutti gli stanziamenti previsti dalla legge 107 per il 2019 che cumulati con le risorse contrattuali producono incrementi complessivi superiori a 10000 euro l’anno al lordo dipendente.
Sui procedimenti disciplinari si è riuscito ad attenuare il gravoso regime delle sanzioni inizialmente posto dall’Aran limitando gli effetti automatici della recidiva.
E’ stata poi limitata la responsabilità disciplinare per infortuni e danni riconducibili alla sicurezza per i comportamenti connessi all’esercizio della funzione dirigenziale e nell’ambito esclusivo
dei compiti da questa previsti.
Si è deciso su richiesta dello Snals che il sistema di valutazione della dirigenza scolastica dovrà essere oggetto di una specifica sequenza presso il Miur utilizzando gli istituti previsti dalle nuove relazioni sindacali.
Sono rientrati a pieno titolo nella contrattazione integrativa nazionale i criteri di riparto su base regionale delle risorse del Fondo di alimentazione della retribuzione di posizione.
E’ stato poi abolito il nulla osta in ingresso per la mobilità interregionale dei dirigenti scolastici.
È stato inoltre istituito l’Organismo paritetico per l’innovazione per l’esame delle iniziative che comportano impatto di carattere organizzativo.
Si allega l’ipotesi di accordo