Il caso arriva da Cremona: il ragazzo è stato bocciato a scuola e poi promosso dai giudici. Il fatto è stato riportato da Ansa.
Lo studente frequentava lo scorso anno la prima media in una scuola del Cremonese.
A riaccogliere il ragazzo a scuola, permettendogli di passare alla seconda media, sono stati i giudici del Consiglio di Stato, che hanno accolto il ricorso presentato dal legale del padre contro il Miur e l’istituto scolastico, a cui in primo grado il Tar di Brescia aveva dato ragione.
L’ordinanza della sesta sezione del Consiglio di Stato andrebbe nella direzione che non è giuridicamente possibile bocciare in prima media.
“L’ammissione alla classe successiva nella scuola secondaria di primo grado deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento a periodi più ampi rispetto al singolo anno scolastico, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento attesi in una o più discipline“, questa la motivazione.
“La scuola non ha inserito l’alunno in alcun programma di recupero e/o intervento per il recupero di situazioni di ritardo, tra l’altro già accertate in sede di scrutinio intermedio e di svantaggio, nonché per la prevenzione
e il recupero della dispersione scolastica” ha infatti spiegato l’avvocato Modesti, sottolineando la violazione dell’articolo 8 del Patto formativo.
da OrizzonteScuola 23 novembre 2019