Siamo ormai alle soglie del nuovo anno scolastico 2020/21, un ritorno non facile, condizionato dai livelli di sicurezza epidemiologica e con molte problematiche di formazione e di organizzazione che devono essere ancora affrontate, definite, risolte. Tutto ciò non può non preoccupare lo Snals ed in particolare la segreteria provinciale di Milano.
Se non verranno adottati opportuni provvedimenti per la gestione dell’emergenza che va delineandosi nelle scuole della provincia di Milano a settembre la situazione diverrà insostenibile.
Si rischia di ripartire con una grave carenza di docenti, soprattutto sul sostegno, rimettendo in scena il solito “balletto” di supplenti che si avvicendano. Infatti i docenti precari utilizzati nel corrente anno scolastico non saranno riconfermati e ciò provocherà che moltissime cattedre risulteranno vacanti. I pensionamenti e la già programmata mobilità del personale con il trasferimento al sud di molti docenti potrebbero aggravare ancor di più la situazione.
Sono stati banditi i concorsi, ma per il loro espletamento occorre tempo e pertanto i vincitori non potranno essere in cattedra all’inizio dell’anno scolastico.
Persistendo le condizioni di emergenza a causa della pandemia si presenteranno notevoli problemi organizzativi per mantenere le distanze sociali. Molte delle nostre strutture scolastiche non sono adeguate e sarà opportuno che la scuola si “apra” ed utilizzi il territorio, realizzando nuove attività educative e didattiche.
Dopo lunghi mesi in cui gli alunni sono rimasti chiusi in casa, sarà necessario che tutte le scuole programmino un opportuno intervento educativo di ri-nascita, con al centro non l’insegnamento ma soprattutto l’educazione, con la presenza di quegli stessi insegnanti che gli studenti hanno lasciato nel febbraio scorso, i docenti della “normalità”, non surrogati dai supplenti. Con la carenza di docenti che si prospetta ciò non sarà possibile, come pure non potrà essere proseguita l’esperienza della didattica a distanza e non si potrà neppure garantire il recupero degli apprendimenti come auspicato dal ministro: non sarà così assicurata la certezza del diritto allo studio e della continuità didattica agli studenti milanesi.
La crisi delle scuole paritarie aggraverà ancor di più il contesto scolastico milanese. Molte famiglie nei mesi scorsi non sono state in grado di pagare le relative rette e prevedibilmente saranno costrette ad iscrivere i propri figli alle scuole statali. L’attuale organico del personale scolastico non potrà sostenere questo nuovo afflusso di studenti e non si potrà procedere all’apertura di nuove classi, specie se si dovesse decidere di ridurre il numero degli studenti per classe per il diradamento corporale. I soli docenti in organico di diritto non potranno svolgere un servizio scolastico efficiente ed efficace e ciò potrebbe provocare numerose proteste da parte dei genitori degli alunni.
A fronte di quanto sopra prospettato occorre con urgenza il potenziamento degli organici, procedendo alla stabilizzazione dei docenti con concorsi riservati per titoli, alla riapertura immediata delle graduatorie d’istituto e alla riconferma negli attuali posti dei docenti supplenti, che quest’anno hanno contribuito in modo serio e professionale al funzionamento della scuola.
Analoghe procedure devono essere previste anche per il personale ATA e in particolar modo per i Dsga facenti funzione, senza dei quali non sarà possibile garantire il regolare funzionamento del sistema.
Per mettere al centro gli studenti come chiede il ministro occorre garantire continuità ed immediate decisioni che permettano alla scuola di risolvere i relativi problemi organizzativi e di superare bene l’emergenza derivante dalla pandemia.
Poiché queste questioni non si possono discutere intorno ad un tavolo per il rifiuto di Azzolina di parteciparvi, ci rivolgiamo al Prefetto di Milano, fiduciosi che il suo autorevole intervento possa evitare che la scuola milanese a settembre veda un inizio di anno scolastico dominato da incertezze e caos.
Al ministro diciamo chiaramente: La pazienza è finita! Basta con una gestione autoreferenziale e inefficace. Vogliamo essere ascoltati, vogliamo fare proposte.
L’8 maggio alle ore 18 lo Snals di Milano unitamente agli altri sindacati terrà una conferenza stampa per denunciare i gravi problemi irrisolti che oramai da anni affliggono le scuole milanesi e il rifiuto al confronto e al dialogo da parte del ministro Azzolina.
Milano 7 maggio 2020
Giuseppe Antinolfi
Segretario Provinciale
SNALS CONFSAL di Milano