La scuola vive giorni caotici con la ripresa delle lezioni ormai prossima. Ma a creare maggior confusione sono anche notizie che cambiano d’improvviso scenari che apparivano consolidati. Un esempio: una nota ministeriale del 1° settembre, firmata dal capo dipartimento Max Bruschi, dà un clamoroso contrordine sul tema della valutazione degli alunni della scuola primaria. Una notizia che ha l’effetto di un fulmine a ciel sereno.
In realtà – argomenta Max Bruschi – “la norma, attualmente, nulla dispone per quanto concerne la valutazione intermedia, che resta dunque disciplinata ai sensi dell’articolo 2, comma 1 del Dlgs 62/2017 e dunque con votazione in decimi”.
Insomma il voto in pagella non è stato cancellato, come si pensava, dal percorso didattico, ma solo per quanto riguarda la valutazione di fine ciclo scolastico. Il ministero chiarisce così che se si intende eliminarlo anche nelle valutazioni intermedie sono dunque necessarie modifiche di natura legislativa. Max Bruschi fa quindi intendere che il problema non potrà essere risolto in sede di adozione dell’ordinanza ministeriale prevista dal decreto 22.
La nota ministeriale è una vera e propria doccia fredda per docenti e dirigenti di scuola primaria ed un problema in più da affrontare per la Ministra.
da OggiScuola 2 settembre 2020