Il Capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione Max Bruschi ritiene che i dirigenti scolastici non sappiano leggere, comprendere, interpretare e attuare il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 ottobre scorso. Pertanto ha inviato loro una nota di spiegazione per ripetere pedissequamente quanto è già scritto chiaramente nel decreto:
- per la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado non cambia nulla;
- le scuole secondarie di secondo grado, in caso di situazioni critiche o di particolare rischio comunicate dalle autorità sanitarie o dagli Enti locali, potranno invece adottare, ulteriori forme di flessibilità della loro organizzazione: ricorso alla Didattica Digitale Integrata, rimodulazione degli orari di ingresso e uscita delle studentesse e degli studenti, utilizzo di turni pomeridiani.
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