Il 7 dicembre sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di pensioni. Secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, sono 27.592 i docenti che hanno presentato domanda per il pensionamento da settembre 2021, di queste, quasi 16.000 sono con l’anticipo Quota 100. Attenzione, però: le istanze devono essere accolte dagli organi competenti, dunque sono ancora suscettibili di variazioni.
Per quanto riguarda, invece, il personale Ata e quello educativo, le domande sono oltre 7.000: il totale, dunque, è di circa 35.000 unità che andranno in pensione nel 2021. A questo dato bisognerà aggiungere quello dei dirigenti scolastici (il termine per la presentazione delle istanze scade il 28 febbraio).
Secondo l’analisi del quotidiano economico, non c’è l’effetto “fuga dalla scuola”, dettata dalla combinazione Covid-19 più Quota 100. C’è comunque un deciso turn over che metterà nuovamente a dura prova la scuola per l’inizio del prossimo anno scolastico, soprattutto al Nord.
Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda le domande presentante dai docenti, su oltre 27mila istanze, più di 4mila provengono dalla Lombardia, oltre il 17% del totale. Nelle regioni settentrionali sono 12.209 i docenti che hanno presentato istanza, il 44% del totale.
La situazione già nota del mix tra cattedre scoperte, posti vacanti e supplenti da nominare potrebbe ripresentarsi tra qualche mese. I concorsi, causa Covid, sono bloccati e le 78mila assunzioni annunciate ad agosto in diretta tv dalla ministra non potranno certo soddisfare l’intero fabbisogno del sistema.
Di Andrea Carlino – OrizzonteScuola – 11dicembre 2020