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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Caro Babbo Natale,

per tanto tempo, nella scuola, ci siamo preoccupati di “riempire”: riempire le teste dei nostri alunni con nuove discipline e diverse conoscenze, …

Caro Babbo Natale,

per tanto tempo, nella scuola, ci siamo preoccupati di “riempire”: riempire le teste dei nostri alunni con nuove discipline e diverse conoscenze, riempire le aule di strumenti e accessori che rendessero più completi e accoglienti gli ambienti di apprendimento, riempire fascicoli e chiavi USB di documenti, registrando tutto e il contrario di tutto e rendendo iper-burocratizzato il lavoro dei docenti e delle scuole in generale, abbiamo riempito gli zaini degli studenti con allegati ultra moderni e dvd multimediali.

Io, caro Babbo Natale, chiederei di avere una scuola “senza”.
Mi augurerei un’attenzione alla crescita completa degli studenti senza che le competenze disciplinari e trasversali, l’intelligenza emotiva e gli atteggiamenti fossero legati necessariamente ad un voto. Vorrei che l’indicazione del comportamento corretto con adulti e pari passasse senza note e provvedimenti disciplinari, ma scaturisse dall’ascolto profondo e accogliente e dalla negoziazione di patti condivisi che responsabilizzassero alunni, famiglie e docenti. Ti chiederei, ancora, Babbo Natale, che si potesse lavorare senza la rigidità dei programmi che non esistono più, ma tutti richiamano e sembrano seguire con accanimento, senza la sequenza obbligata imposta dai libri di testo che paiono essere i veri professionisti in grado di operare scelte didattiche consapevoli. Scusa se oso ancora, ma se proprio si potesse, aggiungerei anche altri senza: senza orario scolastico e senza gruppi–classe fissi che mal si sono sposati con le esigenze che questo anno scolastico 2019-2020 ci ha imposto, senza docente unico e fisso per disciplina, senza il “piatto del giorno” imposto e uguale per tutti che viene servito a prescindere dal fatto che l’alunno sia vegano, vegetariano, intollerante o semplicemente che abbia tempi diversi a tavola.

Sono consapevole che tra le zone di colore diverso da attraversare per arrivare sin qui e le tante ma necessarie regole da rispettare, faticherai a recapitare tutti questi “senza” sotto il mio albero, ma se almeno si acquisissero alcune consapevolezze e si iniziassero ad ammorbidire certe rigidità, sono sicura che la scuola potrebbe dare di più e meglio del tanto che, anche nell’ultimo anno, ha saputo dimostrare di poter fare.

TuttoscuolA –