I risultati mancati – Gli studenti si sono dati appuntamento in 20 piazze per rivendicare scuole sicure, la contrarietà alla didattica a distanza, ma anche il rientro a scuola con orari differenziati e doppi turni: dei “sacrifici” importanti, che portano gli studenti che entrano ad esempio alle ore 10 anche ad uscire da scuola dopo le 16, che nei grandi centri non hanno prodotto particolari risultati: gli autobus e le metropolitane, infatti, nelle zone centrali di città come Roma, Napoli e Milano continuano a viaggiare con numeri alti di passeggeri.“La principale rivendicazione studentesca è la maggiore sicurezza nelle scuole con l’aumento degli spazi scolastici, l’assunzione del personale docente per cancellare le classi pollaio, un trasporto pubblico sicuro e gratuito e per un reale tracciamento dei contagi implementando un sistema efficace tamponi gratuiti per professori e studenti. Gli studenti denunciano la DAD fatta senza dispositivi sufficienti e senza diritti”.
“Gli studenti si mobilitano contro il Governo Conte II e il suo operato in materia d’istruzione pubblica che è stata duramente penalizzata durante la pandemia, senza alcuna misura reale per garantire la sicurezza nelle scuole, mentre è stato fatto di tutto per garantire i profitti delle aziende”.
“Gli studenti per questo saranno in piazza con delegazioni di lavoratori in sciopero e rivendicare un futuro diverso per la scuola pubblica e per conquistare una riapertura delle scuole però in sicurezza”