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SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Lettera al Ministro Bianchi: “Basta insegnanti preparati che non sanno niente di pedagogia”

“In tutte le ricerche internazionali, la qualità della scuola è definita dalla qualità dei suoi insegnanti”.

Lettera al Ministro Bianchi“Basta insegnanti preparati che non sanno niente di pedagogia“. L’appello al neo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è arrivato da parte del pedagogista Daniele Novara. Ha voluto scrivere una missiva al neo Ministro evidenziando le esigenze della scuola italiana. La missiva è apparsa sulle pagine di Corriere.it: “In tutte le ricerche internazionali, la qualità della scuola è definita dalla qualità dei suoi insegnanti. Non sono le strutture, non è la burocrazia, né le tecnologie più o meno avanzate, non sono i dirigenti, nemmeno l’edilizia scolastica… ma la loro professionalità. L’Italia ha un problema piuttosto serio: i nostri insegnanti presentano, nel loro complesso, una grave carenza pedagogica”.

IL PEDAGOGISTA SI SOFFERMA SOPRATTUTTO SUI DOCENTI

Novara prosegue: “Non è una responsabilità individuale. I docenti sono schiacciati dal mito della materia e nella difesa della pura conoscenza disciplinare. Sono stati così forgiati con la campanella a scandire lo scorrere delle ore e a fare da perimetro invalicabile. Diversamente succede nella Scuola dell’Infanzia e negli Asili Nido che hanno una storia fortunatamente più recente, dove le educatrici non hanno la necessità di barricarsi in un orticello disciplinare che oggi, con le nuove consapevolezze epistemologiche, appare davvero sempre più limitato e indifendibile”.

NOVARA LANCIA IDEE PER LA NUOVA SCUOLA DI BIANCHI E DRAGHI

Novara, inoltre, aggiunge: “O l’apprendimento è applicativo o rischia semplicemente di essere una sterile ripetizione di contenuti senza alcun aggancio, non solo alla realtà, ma a un loro possibile utilizzo concreto. La scuola delle crocette, dei quiz e delle risposte esatte appare il fantasma di se stessa, abbarbicata a un passato che rischia di essere presente solo in Italia o in nazioni poco interessate all’evoluzione delle nuove generazioni. La formazione pedagogica degli insegnanti si fonda su una serie di caratteristiche precise. Si tratta di obiettivi che la nuova compagine ministeriale dovrà tenere a cuore, in un momento in cui la scuola è tornata al centro dell’attenzione dopo decenni di sostanziale oblio. Anche nelle parole al Senato del Premier Mario Draghi, la scuola è risultata al centro dei suoi richiami. Investire sulla formazione professionale e pedagogica degli insegnanti è pertanto imprescindibile. Mi permetto di presentare una sorta di memorandum perché queste necessità non restino sulla carta, ma diventino obiettivi sostanziali”.

Oggi Scuola 2 marzo 2021