Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la nota 13520/2021 del 29 aprile 2021 relativa alle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2021/2022. Rispetto a quanto preannunciato la circolare contiene elementi di maggiore flessibilità e di apertura a possibili ulteriori risorse per rispondere alle reali esigenze delle scuole nella situazione di emergenza che stiamo vivendo da mesi. Infatti nella premessa si afferma: “in occasione della predisposizione dell’organico di fatto e dell’avvio dell’anno scolastico, tenuto conto dell’emergenza sanitaria in atto, legata alla pandemia da COVID-19, potranno essere ulteriormente ampliati i margini di flessibilità anche sulla base delle ulteriori risorse che verranno rese disponibili“.
Nella nota 13520/2021 si dispone pure che sui criteri di assegnazione delle dotazioni provinciali per tutti i gradi di scuola dovrà esserci il confronto con le organizzazioni sindacali : “i Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, previe interlocuzioni con le Regioni e dopo l’informativa alle Organizzazioni sindacali, secondo quanto indicato negli articoli 5 e ss. del CCNL di riferimento 2016-18, ridetermineranno la distribuzione della dotazione organica tra i vari gradi di istruzione, compresa la scuola dell’infanzia, assicurando flessibilità nella costituzione delle classi, prioritariamente a quelle iniziali di tutti gli ordini di scuola, nel rispetto del contingente assegnato a ciascun Ufficio scolastico regionale“.
Un’altra novità importante rispetto alla bozza è che nel testo definitivo sono state tolte le disposizioni che non consentivano sdoppiamenti, né istituzione di nuove classi dopo l’inizio dell’anno scolastico, salvo in caso di superamento del limite di 31 alunni: “particolare attenzione nello svolgimento delle procedure di competenza e si raccomanda, tenuto conto delle disponibilità di organico, di assicurare flessibilità nella costituzione delle classi, prioritariamente iniziali, comunque nel rispetto del contingente assegnato a ciascun Ufficio scolastico regionale“.