L’idea del Ministro è quella di creare classi interattive tra Sud e Nord, tra Italia e Paesi esteri.
E se la Dad non dovesse scomparire del tutto con il rientro in presenza?
Ad oggi, l’idea potrebbe non allettare molti docenti e anche tantissimi studenti.
Eppure il Ministro dell’Istruzione Bianchi trova che l’esperienza della didattica non sia cosa da rimuovere. Anzi, la considera uno strumento dal grande potenziale.
È proprio per questo che il Ministro inizia a ipotizzare di mantenere attiva la didattica a distanza per specifiche attività anche nel futuro.
Lo ha speigato a SkyTg24: “Come l’abbiamo vista l’anno scorso la Dad il prossimo anno non ci sarà: ci sarà un insieme di ragazzi e insegnanti che con più forza e capacità sapranno dominare lo strumento, per fare classi interattive tra Sud e Nord, tra l’Italia e altri Paesi”.
L’idea sarebbe quindi quella di tornare a scuola in presenza ma senza abbandonare gli strumenti tecnologici e le opportunità che questi ci offrono come quella di collegarsi con un’altra scuola italiana o addirittura con un istituto fuori dall’Italia.
Cambierebbe così il modo di fare didattica e Bianchi punta proprio a questo: “Vorrei che il modo di insegnare tenesse conto della possibilità di usare strumenti di questa natura: collegamenti con una classe in Germania o con un esperto negli Stati Uniti. Sono strumenti che ci permettono di migliorare il nostro modo di insegnare“, ha detto.
La scuola ha risentito molto dell’esperienza della pandemia: i docenti e tutti gli studenti, dai più piccoli fino ai maturandi, hanno dovuto fare enormi sforzi.
Adesso è tempo di raccogliere i frutti di quei sacrifici, anche cogliendo il lato positivo della didattica a distanza.
26 maggio 2021