“Abbiamo avuto fiducia nel riaprire le scuole, abbiamo avuto fiducia che la scuola avrebbe superato la pandemia, inventando in alcuni casi una didattica nuova. E la scuola ha vinto – afferma il ministro Bianchi – durante la pandemia ci siamo accorti di quanto ci è mancata, i ragazzi sono usciti più fragili dai mesi in Dad”.
“Credo che la pandemia ci abbia messo davanti agli occhi i problemi dei nostri figli che non sono nati con la didattica a distanza c’era bisogno di rimettere gli studenti al centro di una scuola in grado di essere anche affettuosa”.
“Col Pnrr non mancheranno più risorse per la scuola – dichiara il ministro Bianchi – non ci sono mai stati tanti soldi per la scuola. Obiettivi principali: investire sugli ambienti scolastici, metterli in sicurezza ma anche modificarli per una didattica più partecipata, con più laboratori, con aule in grado di adattarsi a diverse esigenze. Poi combattere la dispersione, specialmente al Sud. Ci saranno più asili nido, che permetteranno a tutti i bimbi di avere le stesse opportunità già prima della scuola primaria. E poi spazi, nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti con l’impegno di Comuni e Province e il supporto di Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione. A novembre i bandi per i primi 5 miliardi”.