Il governo è pronto ad approvare un nuovo protocollo per la scuola che andrà ad aggiornare e rivedere le misure fin qui messe in atto per arginare il contagio da Covid-19 dietro i banchi. La bozza, che già da settimane circola nelle aule dei politici, sarà approvata tra martedì 2 e mercoledì 3 novembre, come annunciato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’obiettivo comune è quello di limitare quanto più possibile la Dad, preferendo la lezione in presenza. Ecco allora che dalle ultime indicazioni vengono date maggiori informazioni sui casi che potrebbero fare scattare la quarantena e la didattica a distanza.
A far scattare la quarantena per le classi, si legge sul Corriere della Sera, non saranno i dirigenti scolastici, ma le autorità sanitarie stesse. Nella bozza del nuovo protocollo si legge però: “Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.A. o Asl, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi quindi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche nella classe/sezione/gruppo e a trasmettere l’avvio delle misure previste dal presente protocollo, sia per i bambini/alunni che per gli insegnanti che sono stati a contatto con un caso Covid-19 confermato“.
Scuola e quarantena, quando scatta
Nella bozza, specifica il quotidiano, sono presi in esame diversi esempio per chiarire meglio quando sarà possibile dichiarare la quarantena e andare in Dad. Partendo dagli asili nido in caso di alunno positivo i bambini dovranno stare in quarantena per 10 giorni, ed effettuare un test al termine. Gli insegnanti dovranno invece rispettare una quarantena di 7 giorni se vaccinati, 10 se non si è stati sottoposti a vaccinazione. Nel caso in cui a risultare positivo sia invece un educatore o un operatore, gli alunni dovranno sempre stare in quarantena per 10 giorni, mentre gli educatori, se vaccinati o negativizzati nei sei mesi precedenti, non dovranno rispettare quarantena, ma solo sottoporsi ad un test, da ripetere dopo 4-5 giorni.
Diversi i casi invece in scuole primarie e secondarie in base alla positività di alunni o docenti. In caso di positività di uno studente, gli alunni che hanno frequentato la stessa classe devono sottoporsi a tampone e se negativi possono restare in classe, ripetendo il tampone a distanza di 4-5 giorni. Ma nel caso in cui venissero fuori altre due positività scatterebbe la quarantena per tutta la classe. I docenti che hanno svolto attività nella stessa classe del positivo se vaccinati e sottoposti a tampone negativo possono rientrare a scuola subito (con ripetizione del tampone dopo 4-5 giorni); se non vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, andranno in quarantena. Nel caso in cui la positività partisse dagli insegnati invece gli alunni possono rimanere in classe se negativi al tampone (da ripetere dopo 4-5 giorni). Se dovesse emergere un altro positivo, si attua la differenziazione tra vaccinati e non. In caso di tre positivi, anche qui scatta la quarantena per la classe intera. (aggiornamento di Luca Bucceri)
Ai microfoni della trasmissione di Rai Uno “Unomattina”, condotta da Monica Giandotti e Marco Frittella, si è parlato delle nuove regole Covid per il mondo della scuola, esaminate con l’aiuto di Alfonso Celotto, professore ordinario di Diritto costituzionale. L’esperto ha innanzitutto effettuato un richiamo iniziale alla possibile proroga dello stato d’emergenza, asserendo quanto segue: “Se ne parla, siamo in una fase di passaggio e di programmazione. Al momento scade il 31 dicembre e ricordiamo che siamo quasi a due anni di stato d’emergenza, che prevede la possibilità di emanare DPCM, effettuare appalti in deroga, inserire l’obbligo di mascherine e Green Pass. Ad oggi si va verso una proroga di tre mesi”.
NUOVE REGOLE COVID PER IL MONDO DELLA SCUOLA: “SI STANNO RIDUCENDO LE QUARANTENE”
Il professor Celotto ha poi affrontato il tema connesso alle nuove regole Covid legate al mondo della scuola, che riguardano quasi 10 milioni di ragazzi: “Ad oggi, se c’è un positivo, tutta la classe va in quarantena. In questo periodo, però, si sta discutendo sulle nuove norme: si passerebbe in particolare alla Dad soltanto a fronte di tre positivi, in quanto, essendoci i vaccinati, si presume ci sia una soglia di protezione più alta. Non va scordato, però, che dai 12 anni in su la vaccinazione è facoltativa e che abbiamo sacche anche nelle scuole per cui, se ci sono contagiati (bastano 2 positivi), si comincia a differenziare tra vaccinati e non vaccinati”.
Nel contempo, si stanno riducendo le quarantene e, a tal proposito, sui docenti “abbiamo esempi molto significativi. I professori possono anche non essere vaccinati, basta il tampone fatto ogni due giorni. Se il professore è vaccinato avrà una quarantena più breve, di soli 5 giorni, prima del secondo tampone. In caso contrario, sarà più lunga”.
– Alessandro Nidi