Si è svolto l’atteso incontro di contrattazione tra il MI e le Organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA triennio 2022/23, 2023/24, 2024/25. Lo Snals-Confsal ha ribadito con forza l’assoluta necessità di confermare l’attuale struttura del contratto integrativo sulla mobilità, che non prevede alcun vincolo se non quello definito in sede di contratto nazionale, e fatto presente che se ci sarà veramente la volontà politica sarà possibile superare le strettoie imposte fino ad oggi dalla legge, pur nell’esiguo tempo a disposizione. Peraltro, lo strumento normativo per realizzare questo obiettivo già esiste (art 2, comma 2, del Testo Unico n. 165/01) e permette di intervenire – riportando l’intera materia nell’ambito contrattuale – per eliminare i blocchi esistenti.
L’Amministrazione ha reso noto che al momento non ci sarebbero le stesse condizioni politiche che permisero di superare molte delle criticità della legge 107/2015 (la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, gli ambiti territoriali, ecc.), perché le forze politiche che solo pochi mesi fa hanno portato la durata dei vincoli da cinque a tre anni sono le stesse che ancora governano. Il Capo Dipartimento del MI si è comunque impegnato a portare le nostre istanze al Ministro Bianchi per la ricerca di una possibile soluzione politica.