Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) nella riunione del 15 marzo 2022 ha espresso a maggioranza il proprio parere sullo schema di decreto del Ministro dell’Istruzione recante “Disposizioni concernenti il concorso per titoli ed esami abilitante per l’accesso ai ruoli del personale docente relativi all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, di cui all’articolo 1, commi 329 e seguenti, della legge 30 dicembre 2021, n. 234”.
Il CSPI ha rilevato alcune criticità e problematicità:
- titoli per l’accesso ai ruoli del personale docente risultano essere poco adeguati all’impianto pedagogico-educativo e metodologico della scuola primaria ed anche i 24 CFU/CFA sono attualmente erogati con strumenti formativi volti a consentire la partecipazione ai concorsi esclusivamente per la scuola secondaria, come pure le discipline presenti nei corsi di laurea di Scienze Motorie e Sportive, che consentono di accedere alle procedure concorsuali abilitanti, non sono orientate all’acquisizione di conoscenze e competenze metodologiche e didattiche per l’insegnamento nella scuola primaria;
- l’assenza di norme concernente la valutazione degli alunni nella scuola primaria;
- la mancata previsione nella prova scritta dell’accertamento di conoscenze pedagogico-didattiche caratteristiche del profilo dell’insegnante di scuola primaria;
- l’assenza di riferimenti ai temi connessi all’inclusione scolastica;
- mancata istituzione di una specifica classe di concorso per questi docenti
Pertanto c’è il rischio che i docenti di educazione motoria così selezionati non siano in grado di soddisfare i seguenti requisiti indicati nel DM 249/2010 per l’insegnamento nella scuola primaria: a) essere in grado di articolare i contenuti della disciplina in funzione dei diversi livelli scolastici e dell’età dei bambini e dell’assolvimento dell’obbligo d’istruzione; b) possedere capacità pedagogico-didattiche per gestire la progressione degli apprendimenti adeguando i tempi e le modalità al livello dei diversi alunni; c) essere in grado di scegliere e utilizzare di volta in volta gli strumenti più adeguati al percorso previsto; d) possedere capacità relazionali e gestionali in modo da rendere il lavoro di classe fruttuoso per ciascun bambino, facilitando la convivenza di culture e religioni diverse, sapendo costruire regole di vita comuni riguardanti la disciplina, il senso di responsabilità, la solidarietà e il senso di giustizia.