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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

“Questo sciopero non s’ha da fare”

silenzio

Ieri si è svolto lo sciopero della scuola con una partecipazione altissima del personale. Non sto a ripetere le motivazione che sono alla base dell’astensione dal lavoro dei lavoratori della scuola, perché nei giorni scorsi sono state sufficientemente illustrate e condivise.

Il ministro Bianchi non ha voluto rilasciare in proposito alcuna dichiarazione, affermando: “Ho un grandissimo rispetto dei sindacati e delle rappresentanze”.

Ma questo “rispetto” non lo ha avuto l’Associazione Nazione Presidi (ANP), che da subito ha dichiarato la propria contrarietà alla manifestazione per seminare zizania tra i docenti ed il personale ATA e sollecitare implicitamente i propri associati a boicottare lo sciopero influenzando subdolamente (ricattando?) il personale della propria scuola a non parteciparvi.

È bene precisare che all’Associazione Nazionale Presidi non aderiscono tutti i dirigenti scolastici, dato che moltissimi di loro sono associati allo Snals, ai sindacati confederali CGIL, Cisl e Uil, ad altri organismi come Andis, Udir, Dirigenti Scuola.

Cominciamo quindi a mettere i puntini sulle i, puntualizzando per evitare che ci siano dubbi.

1 – L’ANP non parli a nome di tutti i dirigenti scolastici, ma si occupi solo per proprio “orticello”, perché molti DS hanno partecipato allo sciopero, condividendone le ragioni.

Si è infatti verificato quello che aveva previsto il nostro Segretario Nazionale Elvira Serafini: “Lo sciopero dimostrerà che la scuola non si fa ricattare né dividere: saremo tutti insieme, precari, docenti, dirigenti, personale Ata”.

2 – Mario Rusconi, presidente Associazione nazionale presidi di Roma, fa notare che “per i sindacati che hanno indetto lo sciopero il baricentro della scuola è la contrattazione, per essi prevale anche sulla legge”.

Al signor dirigente scolastico consiglio di andarsi a studiare il diritto del lavoro italiano, che individua nella contrattazione collettiva, da cui scaturisce il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), la fonte normativa attraverso cui Organizzazioni sindacali dei lavoratori e le Associazioni dei datori di lavoro definiscono concordemente le regole che disciplinano il rapporto di lavoro. Rusconi, la Contrattazione collettiva ha forza di legge!

3 – Prosegue Rusconi: “Per me il centro nevralgico è la dirigenza scolastica che non è una forma di potere ma uno strumento per guidare la crescita e il miglioramento“. È il vecchio ritornello della figura patetica del sedicente preside-manager, infettato dal virus aziendalista, a cui tutto deve far capo ed a cui si deve un’obbedienza assoluta. Quelli dell’ANP si considerano dei “satrapi locali” e pertanto si sentono autorizzati ad agire spesso in maniera arrogante e dispotica.

4 – Continua l’esimio Presidente ANP: “Con la distribuzione a pioggia di soldi per tutti non si vuol sentire parlare di merito e differenziazioni. Più soldi per tutti ha un sapore populista senza utilizzare gli aumenti per restituire efficienza e merito”.

A parte la falsità dell’affermazione che non trova alcun riscontro negli atti sindacali, non risulta a Rusconi che ciò si verifica proprio per i dirigenti scolastici? Ha avuto modo di esaminare la struttura della sua retribuzione? Lo informo che oltre allo stipendio tabellare lui e suoi colleghi ricevono “a pioggia” una parte fissa come “retribuzione di posizione” senza alcuna verifica di “efficienza e merito”!

Non risulta al solerte Rusconi che in Emilia Romagna TUTTI i dirigenti scolastici per il contratto integrativo percepiscono “a pioggia” una somma aggiuntiva alla retribuzione? Tutti meritevoli? Il “merito” lo si richiede solo ai docenti?

Pertanto quandanche i docenti ricevessero “a pioggia” una somma perché ciò dovrebbe essere illegittimo e scandaloso per loro e non per i dirigenti scolastici? Appartengono forse una classe inferiore?

Si è scordato Rusconi che lui ed i suoi colleghi guadagnano oltre il doppio dello stipendio di un docente?

5 – A Rusconi dà man forte Cristina Costarelli di Anp Lazio: “Il ritornello è il solito: stabilizzare i precari, non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere insegnanti migliori, più preparati, più aggiornati”. Una premessa: Come si permette la signora dirigente scolastica Cristina Costarelli di insinuare che i docenti precari siano peggiori di quelli “di ruolo”, che i docenti precari non siano preparati, non siano aggiornati, come si evince dalla sua affermazione?

Non le sovviene che i docenti precari, anche nel liceo scientifico che attualmente dirige, hanno permesso il regolare inizio dell’anno scolastico?

E’ diritto degli alunni anche avere dirigenti scolastici “migliori, più preparati, più aggiornati.

Certo i docenti precari non hanno santi in paradiso, non hanno santa Lucia Azzolina che con una legge ad hoc ha immesso in ruolo centinaia di dirigenti scolastici precari. Tutti preparati? Tutti aggiornati? Tutti meritevoli? Tutti i migliori?

E perché anche i docenti precari non hanno lo stesso diritto di essere stabilizzati?

6 – Osserva a ruota la celebre Cristina Costarelli:. “La classe docente si valorizza migliorando la sua qualità e premiando i migliori mentre al contrario, le graduatorie, vero serbatoio di consenso per i sindacati, sono lo strumento che ha consegnato la scuola alla mediocrità”.

Certo la dirigente Costarelli, come tutti i suoi colleghi dell’ANP, vuole avere la libertà di assumere i docenti a suo piacimento insindacabilmente, in modo arbitrario, consentendo nepotismo, clientelismo, favoritismi.

La dirigente Costarelli, come tutti i suoi colleghi dell’ANP, vuole avere le mani libere, seguendo il consiglio di qualche anno fa della sua Associazione, quando si consigliava ai dirigenti scolastici di “non avere le mani legate rispetto a docenti contrastativi”.  “Non avere le mani legate”, cioè “avere le mani libere” contro qualche docente reo di dissentire dal padre-padrone.

La dirigente Costarelli, come tutti i suoi colleghi dell’ANP, considera la scuola come una azienda, da gestire come meglio crede.

E siccome la legge dovrebbe essere uguale per tutti perché non si attua la “chiamata diretta” dei dirigenti scolastici da parte del ministro?

Infine, la ciliegina sulla torta: “le graduatorie, vero serbatoio di consenso per i sindacati”.

Ma Cristina Costarelli, in base a che cosa è stata nominata

  • prima docente di scuola primaria,
  • poi direttore didattico
  • poi ancora dirigente scolastico di un Istituto comprensivo
  • infine dirigente scolastico di un liceo scientifico?

Era una raccomandata o ha seguito l’iter delle graduatorie, “vero serbatoio di consenso per i sindacati”.

7 – Ma l’Associazione Nazionale Presidi non appartiene anch’essa alle Organizzazioni sindacali di cui lei è dirigente?

Prendo quindi atto che la nomina di migliaia di dirigenti scolastici seguendo la graduatoria ha “versato” molti consensi al sindacato ANP.

 Mi sbaglio dirigente scolastico Cristina Costarelli?

Un bel tacer non fu mai scritto

Giuseppe Antinolfi

Segretario Provinciale

SNALS CONFSAL di Milano

Giuseppe Antinolfi