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SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

CONTRATTO SCUOLA

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Nel corso della mattinata di oggi 7 giugno riprenderanno le trattative per il rinnovo del contratto della scuola presso la sede dell’Aran: tra i punti focali ci sarà la questione legata agli aumenti stipendiali, che come abbiamo in più occasioni sottolineato, purtroppo non dovrebbero soddisfare le aspettative dei sindacati e del personale: ma quali sono le cifre previste al momento per il personale scolastico? Di seguito cerchiamo di quantificarle.

Rinnovo del contratto della scuola, attenzione puntata sugli aumenti stipendiali

Oggetto dell’incontro di oggi, martedì 7 giugno, tra sindacati e Aran, è il rinnovo del contratto della scuola: ricordiamo subito che il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per il personale del Comparto Istruzione e Ricerca è scaduto già da oltre 41 mesi, infatti, si è molto in ritardo con i lavori che, comunque, faranno riferimento ancora al triennio 2019/21. Tale contratto, quindi, prima ancora di essere approvato, è a sua volta scaduto già da 6 mesi.

Come sappiamo, in quest’arco di tempo tanti sono stati i fattori che hanno portato ad un incremento piuttosto considerevole del costo della vita, a cui è seguito un livello inflazionistico decisamente galoppante: prima l’emergenza sanitaria, adesso la crisi politica internazionale hanno determinato un aumento sostanziale dei prezzi in ogni ambito, mettendo a dura prova tutti coloro che percepiscono uno stipendio medio basso e fisso, che non si è adeguato alla nuova situazione economica. Tra questi anche i lavoratori della scuola, che ricordiamo, percepiscono tra gli stipendi più bassi rispetto alla media europea. Non per niente, tra gli aspetti più bollenti del rinnovo del contratto scuola vi è l’aumento stipendiale per il personale scolastico: a quanto ammonterebbero nel concreto questi incrementi?

Aumenti stipendiali previsti al momento

Ricordiamo che, in base agli ultimi dati forniti dal Ministero, le risorse messe a disposizione per il rinnovo del contratto della scuola sarebbero circa 2 miliardi. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi si è posto l’obiettivo di garantire un aumento dello stipendio di 100 euro, nonostante la cifra reale di partenza resti inchiodata a circa 90 euro lordi: nel concreto, tale somma si concretizzerebbe in un incremento pari a 50-55 euro netti nella busta paga di ogni docente.

Occorre tenere conto anche che ancora si devono quantificare con esattezza le risorse destinate agli arretrati, e di conseguenza il cosiddetto elemento perequativo pari a 11,50 euro medi previsto dal precedente contratto 2016/2018. A queste cifre, occorre poi addizionare il taglio del cuneo fiscale e il bonus di 200 euro erogato dal governo nel mese di luglio in opposizione all’aumento del costo della vita.

Per il personale ATA è la Manovra 2022 ad aver reperito le risorse necessarie agli aumenti, anch’essi decisamente irrisori: in base a primi calcoli riportati da ‘Orizzonte Scuola’, si tratterebbe di 10-12 euro in busta paga. Adesso occorre vedere se i sindacati, a seguito dello sciopero del 30 maggio scorso, riusciranno ad ottenere dei miglioramenti e degli aumenti rispetto a quanto previsto.

Di Lara Sardi – 7 Giugno 2022 – SCUOLA INFORMA