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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Rinnovo CCNL, 340 milioni in più

Serafini, segretario generale Snals: “primo passo importante verso l’adeguamento”

Circa 340 milioni di euro in più saranno destinati al rinnovo del CCNL 2019/2021 che interessa circa 850mila docenti. Il Ministero dell’Istruzione, su continuo pressing dello Snals-Confsal, ha ottenuto dalla Funzione Pubblica di destinare al rinnovo contrattuale le risorse aggiuntive del Mof, previste nella legge di bilancio per il 2022, destinate al salario accessorio del personale.

Per lo Snals-Confsal si tratta di un primo passo importante verso l’adeguamento degli stipendi del personale e il loro allineamento alla media di quelli degli altri Comparti del pubblico impiego.
Le scuole potranno disporre di risorse certe per l’avvio delle contrattazioni di istituto, finora bloccate per le diverse posizioni sull’utilizzo delle risorse aggiuntive. La trattativa per il rinnovo del contratto 2019/21 del Comparto Istruzione e Ricerca, quindi, prosegue e sono già stati calendarizzati i prossimi incontri.

A fronte di questo segnale positivo e concreto
arriva il nuovo decreto 258, firmato dal Ministro il 30 settembre scorso, in cui vengono definiti i criteri di attribuzione dei compensi per la valorizzazione del personale docente, secondo quanto previsto dal DL 36/22.
Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesima, pesante intrusione su materie oggetto di contrattazione, proprio mentre sono in corso le trattative per il rinnovo del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca.

Lo Snals-Confsal aveva già segnalato i notevoli rischi per la contrattazione e per le condizioni dei lavoratori della scuola conseguenti all’approvazione del DL 36.
Secondo noi la valorizzazione deve interessare tutto il personale della scuola ed il diritto allo studio deve essere tutelato incrementando gli organici, riconducendo a posti di diritto i posti in deroga per il sostegno, assicurando agli studenti in condizione di disabilità insegnanti specializzati e con diritto alla continuità. Su questi temi sostanziali l’amministrazione non risponde: con una concezione miope dell’istruzione ritiene che gli investimenti in questo settore siano un costo anziché una risorsa per diminuire i divari territoriali e le povertà educative.
Un grave errore di valutazione se si pensa che importanti sfide attendono il nuovo ministro dell’istruzione e il nuovo Governo e varie le urgenze che dovranno essere affrontate, prima fra tutte la Legge di Bilancio 2023.

La maggior parte degli impegni riguarda l’attuazione delle riforme legate, in particolare, a quelle previste dal PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza) che, come sappiamo, destina all’Istruzione oltre 17 miliardi di euro per trasformare, innovare e migliorare la scuola italiana.
Tra le priorità da realizzare con i fondi del PNRR: orientamento per gli studenti; dimensionamento della rete scolastica; formazione digitale dei docenti: il PNRR ha previsto 800 milioni per almeno 650mila insegnanti nei prossimi cinque anni. Un’altra urgenza del nuovo governo sarà rappresentata dal cosiddetto ‘Piano per le competenze‘, ovvero il potenziamento delle competenze di base dei giovani. Il PNRR ha previsto 1,5 miliardi per 470mila studenti a rischio di abbandono scolastico, unitamente ad altri 350mila giovani che, invece, hanno già abbandonato la scuola. I primi 500 milioni sono già stati distribuiti. (vedi sull’abbandono scolastico a pag. 5 l’evento promosso da Snals, Confsal e Cesi).

Occorre poi avviare la riforma degli ITS Academy, che è legge da luglio e attende l’emanazione di regolamenti e decreti attuativi.
In definitiva, considerata l’indiscutibile importanza delle decisioni da assumere per il futuro di tutto il Comparto istruzione e ricerca, lo Snals-Confsal attende il nuovo Governo Meloni alla prova dei fatti e chiederà conto delle promesse elettorali.

Esigiamo che la scuola sia veramente al centro dell’interesse della politica.
Se le risposte dell’amministrazione continueranno ad essere evasive ed incuranti dei veri interessi della comunità scolastica e se non avremo certezza dell’ulteriore finanziamento dei 340 milioni di euro, saremo pronti ad ogni forma di lotta.

Elvira Serafini
Segretario generale Snals -Confsal