In una intervista pubblicata su Facebook, Paolo Crepet ha voluto spiegare cosa dovrebbe fare un genitore per consentire ai propri figli di spiccare il volo. Il video ha ottenuto più di 100mila like e 8 milioni di visualizzazioni nel giro di poco tempo, segno che i genitori si sentono sempre più inadeguati e soli nel difficile compito di educazione dei figli
Paolo Crepet: “se non fai mancare niente a tuo figlio sei un’idiota”
Secondo Paolo Crepet, quando un genitore dice di non aver mai fatto mancare niente a suo figlio, con questa affermazione, esprime tutta la sua totale idiozia. Compito di un genitore, infatti, secondo il professore, è di far mancare qualcosa.
Nel video, Crepet spiega che non facendo mancare niente ai propri figli, la curiosità, l’ingegno e il talento non hanno più nessun valore. Anziché servire e riverire i propri figli, una cosa di buon senso da fare è il coraggio di dire no da parte dei genitori, mentre per gli insegnanti di bocciare.
A tal proposito, infatti, il professore ha raccontato di aver sfiorato tante volte la bocciatura. Una volta, infatti, prese 1 in matematica. “Vedete ricordo l’1 in matematica, dopo cinquant’anni, e non ricordo il 6 che mi hanno dato centinaia di volte“, ha detto l’esperto.
Secondo Crepet bisogna credere nei ragazzi
Crepet, ha raccontato che quando riferì il voto al padre rispose ironicamente: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, 1 non l’avevo mai sentito, hai un talento!“.
Ovviamente, ironia a parte, il padre disse al piccolo Paolo che gli conveniva tirare su quel voto altrimenti per lui sarebbe stata una gran brutta estate.
“Lui credeva in me“, per questo dice Crepet, quando si crede in un ragazzo non c’è bisogno di aiutarlo: “Perché aiutare un ragazzo di 18 anni?”. Si raccomandano le persone in difficoltà non i figli, ha spiegato Crepet nel video pubblicato su Facebook.
In caso contrario, infatti, il messaggio che si lancia è “se non ce la fai grazie alla mia telefonata puoi cavartela“.
Il professore ha poi spiegato di sentire spesso i genitori dire “Devo sistemare mio figlio“. A tal proposito ha spiegato che i figli non sono un oggetto ma un’anima, per questo “vanno dove riescono ad andare“.
Per Paolo Crepet, il ruolo di un genitore è di essere un istruttore di volo che ti insegna a volare, non un ricattatore. Un genitore che vuole bene ai suoi figli, infatti, non deve sperare che i propri figli rimangano in casa fino a sessant’anni per diventare i suoi badanti gratis. Questo, secondo il professore, non è altro che egoismo che non c’entra niente con l’amore: “l’amore è vederli volare“, ha spiegato.
Un altro errore, per Crepet, è quello di domandare ai propri figli se hanno freddo, se hanno mangiato invece di parlare con loro di felicità. E’ necessario, infatti, domandare ai propri figli se hanno un sogno e se stano facendo qualcosa per realizzarlo.
La solitudine dei genitori alla base del successo del video
Il video ha letteralmente spopolato su Facebook, il motivo secondo Crepet risiede nel grande bisogno di essere ascoltati. “C’è una solitudine immensa in quanto ci si sente soli”, ha spiegato.
Secondo l’esperto, i genitori si sentono soli a causa del fatto che i ragazzi “hanno perso il contatto”. Con l’emergenza sanitaria, infatti, i genitori hanno dovuto far fronte a delle regole imposte dallo Stato in contrapposizione all’educazione fatta di permissività e giustificazioni adottata con figli.
Sostanzialmente, secondo Crepet, i genitori hanno educato i propri figli senza alcun divieto, giustificandoli e aiutandoli nelle difficoltà.
Quando poi lo Stato ha cominciato ad imporre delle regole, i genitori “sono andati nel pallone”. Mentre, infatti, fino a prima della pandemia, i genitori non erano mai riusciti a dire no ai loro figli, si sono ritrovati a dover farlo impedendo loro di muoversi.
“Siamo di fronte ad una generazione che non capisce più nulla”, ha spiegato. Mentre, infatti, quando un figlio commetteva qualche “pasticcio”, un genitore poteva dire “adesso non esci più di casa”, oggi, è lo Stato che lo impone.
Di conseguenza, il non poter uscire di casa non è più una punizione ma solamente un consiglio. In questo contesto, quindi, si è entrata in una confusione enorme generata dai segnali contraddittori che continuamente ci vengono dati.
Riguardo al successo che il video di Paolo Crepet ha riscosso su Facebook, secondo l’esperto nasconde una fame di risposte. In questo caso, una persona come lui di una certa età e con le giuste competenze può spingere i genitori a chiedersi qual è il problema. Il noto sociologo, infatti, ha spiegato che ci sono tante persone che si sentono smarrite e attraverso il suo video hanno cercato di dare delle risposte alle domande che si pongono soprattutto in questo periodo in cui la pandemia ha messo in discussione gli equilibri di ogni famiglia.
Proprio per questo, peraltro, lo psicologo ha fatto sapere di sentirsi investito di una grande responsabilità nei confronti di questa massa di persone “che preme e che chiede”.
Ecco il video pubblicato da Paolo Crepet sul suo profilo Facebook: