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Rivalutazione Pensione 2023

Quanto aumenta la pensione nel 2023?

Aumento pensioni minime 2023 – Vediamo insieme, in questo articolo, tutti gli aumenti di pensione previsti per l’anno 2023, per i pensionati che percepiscono un trattamento minimo, per i percettori di invalidità civile ed assegni sociali e per i titolari di assegno di accompagnamento.

Il MEF ha indicato, con un comunicato stampa del 9 Novembre 2022, gli adeguamenti di pensione, pari a +7,3%, a partire dal 1° Gennaio 2023, in attesa di conoscere anche il dato di Novembre e Dicembre 2022.

Di questo 7,3% di aumento, dobbiamo sottrarre il 2%, dell’anticipo della rivalutazione, avvenuta a partire dal mese di Ottobre 2022.

Calcolo aumento pensioni 2023: esempi

Dal 1° gennaio 2023, le pensioni aumenteranno non di poco, rispetto agli altri anni, in base alla percentuale dell’inflazione dell’anno precedente (7.3% per l’anno 2022). Grazie a questa rivalutazione, le pensioni minime saranno rivalutate in questo modo (dato provvisorio):

  • Il trattamento minimo passerà da 534,84 euro al mese (considerando la rivalutazione di Ottobre 2022), a 563,73 (nel 2023);
  • le invalidità civili da Gennaio 2023, senza maggiorazione sociale, potranno essere pari a 312,98 euro, con un incremento di 10,33 euro per chi non ha altri redditi;
  • l’assegno sociale, nel 2023, potrebbe essere pari a 503,27 euro;
  • la pensione di accompagnamento nel 2023 risulterà pari ad euro 563,51 euro per 12 mensilità.

Nell’anno 2023, ci potrebbero essere anche degli arretrati, dovuti al conguaglio delle pensioni dell’anno precedente, solo per i mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2022, in quanto il decreto conferma il solo valore provvisorio.

Pensione Inps rivalutazione 2023 piena o parziale?

Dal 2023, sono confermate le fasce di perequazione (più vantaggiose), previste dalla legge n. 388/2000, ossia prima dell’entrata in vigore della legge Fornero. La rivalutazione delle pensioni 2022 avverrà:

  • nella misura del 100% (rivalutazione 7,3%), per le pensioni pari o inferiore a 4 volte il trattamento minimo Inps; (ossia fino a 2101,52 euro)
  • del 90% (rivalutazione 6,57%), per le pensioni superiori a 4 volte il trattamento minimo (da 2101,52) e pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo (2626,90);
  • del 75% (rivalutazione 5,475%) per le pensioni superiori a 5 volte il trattamento minimo (da 2626,90).

Il sistema delle fasce di perequazione è soprattutto vantaggioso, per i trattamenti pensionistici superiori a 4 volte il trattamento minimo.

I limiti reddituali, da non superare per i percettori dell’invalidità civile, nel 2023, dovrebbero essere pari a (da confermare con circolare Inps):

  • 5.381,22 euro, per gli invalidi con una percentuale di invalidità dal 74% al 99%,
  • 18.531,98 euro, per gli invalidi civili totali.

Rinnovo delle pensioni 2023: esempi e tabelle INPS

In questo articolo, vediamo concretamente, di quanto aumenteranno le pensioni nel 2023, per alcune categorie di pensioni.

Facciamo l’esempio di una trattamento pensionistico Inps. Nel cedolino di pensione di Maggio 2022, la pensione lorda era pari a 661,65 euro lordi.

In questo caso il pensionato riceverà l’intera rivalutazione del 100% nell’anno 2023. Il pensionato nell’esempio, riceverà 48,30 euro di aumento, a partire dal 1° Gennaio 2023 ed il suo lordo mensile ammonterà a 709,95 euro.

Ricordiamo che l’aumento riguarderà il lordo e non il netto. In quanto se aumenta il reddito, l’imponibile fiscale per calcolare le imposte irpef, sarà maggiore.

da insindacabili.it – 11 novembre 2022