Mercoledì 29 marzo il prof. Giuseppe Antinolfi, segretario provinciale dello Snals di Milano, per conto della Segreteria Generale ha svolto un intervento in merito al disegno di legge riguardante l’assunzione degli Assistenti all’autonomia e alla comunicazione nei ruoli del personale della scuola.
AUDIZIONE
Commissioni 7ª Cultura e 10ª Affari sociali del Senato della Repubblica
Esame del Disegno di Legge n.236 Assistente autonomia e comunicazione nei ruoli del personale della scuola).
Memoria SNALS CONFSAL
Mi sia innanzitutto consentito di ringraziare per questa audizione, perché permette alle Organizzazioni sindacali di offrire il proprio contributo nelle scelte finalizzate al buon funzionamento delle scuole e della comunità scolastica. Più volte lo Snals Confsal ha stigmatizzato la negazione del confronto ed il mancato coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nelle decisioni che riguardano il personale scolastico e pertanto oggi esprime soddisfazione per questo clima di fattiva collaborazione e di reciproco ascolto su un tema così delicato come l’inclusione degli alunni diversamente abili.
Ciò premesso lo Snals Confsal valuta molto positivamente le motivazioni del disegno di legge in esame, innanzitutto perché elimina la discriminazione operata dalla legge 104/1992, art. 13, comma 3, che nel prevedere le funzioni scolastiche di due operatori dell’inclusione a supporto degli alunni con disabilità ha internalizzato solamente i docenti di sostegno, lasciando gli assistenti all’autonomia e comunicazione alla gestione degli Enti territoriali, che spesso a loro volta esternalizzano questo servizio essenziale, alimentando il fenomeno dell’intermediazione di mano d’opera qualificata.
Sinteticamente e schematicamente a nome dell’Organizzazione sindacale che rappresento vado ad illustrare alcune riflessioni:
Non si possono non condividere gli aspetti positivi di questo disegno di legge::
- un servizio uniforme su tutto il territorio nazionale, stabilendo norme, regolamenti, prestazioni e competenze riguardanti il profilo dell’Assistente per l’autonomia e la comunicazione;
- la valorizzazione di una figura professionale altamente specializzata e del suo ruolo educativo;
- la garanzia dell’uniformità del diritto allo studio, alle pari opportunità e all’inclusione di tutti gli studenti con disabilità;
- l’ eliminazione dell’esternalizzazione del servizio;
- la stabilizzazione del lavoro di moltissimi lavoratori;
- l’abolizione di discriminazioni e di diverse modalità nel rapporto di lavoro, come pure nella retribuzione;
- l’ottenimento di un maggior coordinamento del servizio con più elevati standard di qualità.
Lo Snals Confsal ritiene opportuno richiamare l’attenzione su alcuni aspetti essenziali di cui tener conto:
- il profilo dell’ Assistente all’autonomia e alla comunicazione deve delineare una figura professionale altamente specializzata, di alto livello;
- occorre una definizione ed una progettazione specifica dei percorsi formativi: preparazione iniziale, compiti, criteri di reclutamento, criteri per l’erogazione del servizio;
- per non gravare sulle dotazioni organiche attuali deve essere istituito uno specifico organico in aumento a quello in vigore;
- deve essere definito un preciso status giuridico al fine di garantire la stabilità dei lavoratori;
- il personale deve essere inquadrato nel CCNL del comparto scuola;
- la nuova figura professionale non deve sostituire in alcun modo l’insegnante di sostegno, perché la sua funzione è quella dell’integrazione, supportando quotidianamente l’attività didattico/educativa interna alla classe stabilita dal Piano;
- il concorso riservato che sarà indetto deve salvaguardare l’esperienza e la formazione acquisita ed il numero dei posti messi a concorso deve essere tale da evitare la creazione di altre fasce di precariato;
- possibilità di partecipazione al Concorso riservato anche del personale che svolge detta funzione nelle scuole paritarie.
Riguardo al titolo di studio il disegno di legge prevede il possesso del diploma superiore di secondo grado. Ciò appare in contrasto col principio di coerenza dell’ordinamento professionale per quanto riguarda, in termini contrattuali, la figura dell’Educatore, che deve essere in possesso della laurea. Del resto già attualmente molti Enti locali richiedono la laurea quale requisito d’accesso per svolgere il ruolo di assistente all’autonomia. Potrebbe riguardare gli operatori che lavoreranno nel prossimo futuro, perché ora devono essere totalmente tutelati i lavoratori impiegati da anni in questi servizi ed in possesso del solo diploma.
In conclusione lo Snals Confsal è favorevole a questo disegno di legge riguardante l’internalizzazione degli assistenti all’autonomia, auspicando un coinvolgimento anche nella fase dell’attuazione della futura legge.