Ministero impegnato nelle immissioni in ruolo.
Nonostante 50mila nuovi ingressi di docenti la “supplentite” resta su livelli elevati (anche tra il personale tecnico-amministrativo).
Fonte: Il Sole 24 Ore. Articolo di Claudio Tucci del 18 agosto 2023
Passano gli anni, cambiano i governi ma la “supplentite” a scuola resta un male duro da sconfiggere. Anche quest’anno nonostante lo sforzo del ministro Giuseppe Valditara di assumere oltre 62mila risorse, tra docenti, presidi e personale tecnico-amministrativo, si continuerà a viaggiare intorno a quota 200mila precari. Per ora si tratta di prime stime sindacali, visto che gli uffici ministeriali sono alle prese con le immissioni in ruolo in vista dell’avvio, a settembre, del nuovo anno scolastico, il 2023/24. Il nuovo sistema di formazione iniziale, inclusa una programmazione triennale dei fabbisogni, e i nuovi concorsi con cadenza annuale dovrebbero, nel tempo, aiutare a ridurre questo “esercito” di precari. Finora in assenza di interventi decisi la situazione di caos e disagi alla ripresa è sempre la stessa per famiglie, studenti e per gli stessi docenti.
Le assunzioni autorizzate dal governo
Quest’anno il governo Meloni ha autorizzato oltre 62mila nuovi ingressi, di cui 50.807 docenti (32.784 su posto comune e 18.023 su sostegno), quasi 11mila Ata, 280 dirigenti scolastici, e 419 insegnanti di religione cattolica. Ai 50.807 docenti si dovrebbero poi aggiungere “in corsa” (il condizionale è tuttavia d’obbligo) altri 30mila insegnanti in arrivo con il prossimo concorso Pnrr.
L’allarme dei sindacati
A fronte di questi numeri i sindacati di categoria prevedono che il nuovo anno inizierà sempre con 200mila precari, visto che sia per i docenti sia per il personale Ata, anche quest’anno non verranno coperti tutti i posti vacanti e disponibili. Mancano all’appello oltre 50mila posti, a cui si aggiungono, tra docenti e Ata, circa 150mila posti in organico di fatto di cui almeno 117mila sono per il sostegno agli alunni con disabilità. il prossimo anno scolastico ci saranno oltre 200mila supplenze annuali a cui si aggiungeranno le supplenze temporanee. Inoltre il 50% dei posti di sostegno per gli alunni con disabilità sono deroghe determinate anno per anno e quindi posti che è impossibile stabilizzare.
È emergenza anche per il personale tecnico-amministrativo
Anche le circa 11mila assunzioni autorizzate per il nuovo anno per il personale Ata, secondo i sindacati, non risolveranno il problema precariato. Le nomine autorizzate, infatti, coprono a malapena il 30% dei posti vacanti.
Trasferimenti per circa 45mila docenti
Oltre al precariato, settembre si caratterizza per la mobilità degli insegnanti. Quest’anno a ottenere il trasferimento sono circa 45mila docenti. Su un totale di 82.282 richieste, ha reso noto nei mesi scorsi il Mim, quelle soddisfatte a livello nazionale sono state 44.819, pari al 54,5% dei docenti che hanno partecipato alla mobilità ordinaria.Ogni docente poteva presentare più domande. Nel dettaglio, sono state accolte 40.847 domande di mobilità territoriale e 3.972 domande di mobilità professionale.