Incontro tra il Ministro Valditara e le organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca, sulle problematiche relative all’avvio dell’a.s. 2023/2024 del 21 settembre 2023.
Non è possibile porre l’obiettivo del miglioramento della qualità della scuola senza avere il coraggio di programmare un piano di risorse certe da destinare al nostro sistema di istruzione, iniziando a considerarlo come un investimento e non come un costo.
A fronte delle tante rassicurazioni fornite dal Ministro sulle questioni più importanti che stanno caratterizzando l’avvio dell’anno scolastico, lo Snals Confsal ha esposto le proprie osservazioni fornendo suggerimenti per la soluzione dei problemi più importanti.
Sul fronte del reclutamento siamo sempre più convinti della necessità di adottare procedure veloci, non basate su un sistema di verifica esclusivamente nozionistico che non garantisce qualità all’insegnamento e non valorizza l’esperienza di decine di migliaia di precari che da anni garantiscono con il loro lavoro precario il funzionamento delle scuole. Noi siamo da sempre per un sistema che, insieme ai concorsi ordinari, basati su logiche di accertamento delle competenze metodologiche e non nozionistiche, preveda un reclutamento più snello per coloro che vantano adeguati periodi di servizio. Per i posti di sostegno bisogna ricondurre all’organico di diritto decine di migliaia di posti di organico di fatto che non possono più essere considerati legati ad esigenze straordinarie.
La continuità didattica deve essere garantita con la stabilizzazione di circa centomila precari che da anni assicurano la copertura dei posti ma senza garanzia alcuna di stabilità della sede. Restiamo del parere, inoltre, che bisogna garantire percorsi di abilitazione non selettivi e senza costi per gli aspiranti docenti. Si rende inoltre necessario ripensare fin da adesso la procedura delle nomine da GPS attraverso un confronto serio con le organizzazioni sindacali affinché vengano individuate modalità rapide, ma in grado di tutelare i diritti e le attese dei lavoratori della scuola.
Non è possibile porre l’obiettivo del miglioramento della qualità della scuola senza avere il coraggio di programmare un piano di risorse certe da destinare al nostro sistema di istruzione, iniziando a considerarlo come un investimento e non come un costo. La competitività del nostro Paese passa attraverso percorsi formativi in grado di rimotivare adeguatamente allo studio con nuove e più adeguate risorse finanziarie ed organiche, con un sistema di reclutamento che faccia tesoro dell’esperienza di coloro che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole, mentre a tutt’oggi un docente su quattro è precario.
Il PNRR con la Missione 4 intende ridurre la crescita esponenziale delle povertà educative, i divari territoriali e le condizioni di analfabetismo funzionale in cui versa parte della popolazione. Occorre, quindi, investire maggiori risorse nella scuola per migliorare e valorizzare tutti i cicli di studio con i rispettivi segmenti formativi per agevolare il conseguimento del successo formativo, anche con l’innalzamento dell’obbligo di istruzione.
Occorre, nella legge di bilancio per il 2024, trovare le risorse per il rinnovo del CCNL appena sottoscritto e già scaduto da due anni. Non sarà sufficiente coprire l’erosione del potere d’acquisto dei salari, cosa che tra l’altro non è stata garantita con il CCNL 2019-21. Occorrono nuove e ingenti risorse per avviare l’adeguamento degli stipendi del personale della scuola alla media di quelli europei, iniziando ad armonizzarli con quelli del restante pubblico impiego. Per la dirigenza scolastica aspettiamo l’emanazione dell’Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto.
Le scuole si trovano in oggettive difficoltà anche per la complessa gestione dei finanziamenti previsti dalla Misura 4 del PNRR e per i termini delle varie scadenze per i quali si rende necessaria una proroga. Urge incrementare gli organici ATA per i quali non sono sufficienti provvedimenti come il DL Caivano, che non assicurano risorse aggiuntive stabili. Altrettanto importante è la liberazione delle segreterie scolastiche da compiti che ormai sono molto gravosi.
Lo Snals Confsal resta sempre disponibile al confronto con l’Amministrazione, considerando il dialogo lo strumento migliore per la ricerca delle migliori soluzioni ai problemi del nostro sistema di istruzione.