PERCHÉ LA BEFANA SI CHIAMA COSÌ. Il suo nome, Befana, deriva da Epifania, che in greco significa “manifestazione”, e non a caso arriva proprio in occasione di questa festa, nella notte tra il 5 il 6 gennaio. Nella tradizione cristiana, rifiutata inizialmente, ma poi accettata gradualmente già dalla fine del Medioevo, la vecchietta volante è legata alla figura dei Re Magi. La leggenda racconta che i Tre Re, sulla loro strada verso Betlemme, a un certo momento persero la strada: si fermarono quindi a chiede informazioni finché una vecchietta non indicò loro la giusta via. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre la invitarono allora a unirsi a loro per andare a portare doni a Gesù Bambino: l’anziana rifiutò, ma poi si pentì della sua pigrizia. Riempì allora un sacco con tutti i dolciumi che riuscì a trovare e si mise sulle tracce dei Magi, per unirsi a loro verso Betlemme. Non riuscì però a raggiungerli: cominciò allora a bussare a ogni porta, regalando dolcetti a ogni bambino che incontrava, nella speranza che uno di loro fosse Gesù Bambino. Ecco perché, ancora oggi i suoi doni sono soprattutto dolce e caramelle.