Al Ministero dell’Istruzione e del Merito – Roma
Alla particolare e personale attenzione del Ministro Dott. Prof. On. Giuseppe Valditara
Al M.I.M. Ufficio di Gabinetto
Al M.I.M. – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Al M.I.M. Direzione generale per il personale scolastico
Al M.I.M. – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Direzione Generale
E p.c.
Alla Avvocatura Generale dello Stato – Roma
Alla Procura Generale della Corte dei Conti – Roma
Ai Sig.ri docenti assistiti da questo Studio
I sottoscritti assistono numerosi docenti, in servizio nella Regione Lombardia, che a partire dall’anno 2022 hanno ottenuto dai Tribunali della Regione Lombardia numerose sentenze esecutive che hanno accertato il diritto alla c.d. carta docente (bonus annuale di 500.00 euro) per gli anni di servizio non di ruolo. Come è ormai ben noto si tratta di una giurisprudenza consolidata che vuole salvaguardare un principio di civiltà, con la giusta equiparazione di funzioni del tutto sovrapponibili tra insegnanti di ruolo e non di ruolo. Principio fondamentale acquisito anche dalla giurisprudenza europea che ha sempre censurato qualsiasi discriminazione di fatto tra lavoratori con stesse attribuzioni e analoghe responsabilità.
Ma alla soddisfazione per tali decisioni conseguono disagio e disappunto per la mancata e immotivata inottemperanza da parte del Suo Ministero. Tutti gli interessati hanno puntualmente seguito le istruzioni operative, diramate dagli Uffici Centrali preposti, per la corretta formalizzazione della richiesta di attivazione della Carta Docente. Ma ad oggi, esclusi sporadici casi fortunati, non è stato disposto alcun accredito sui c.d. borsellini elettronici.
Tutte le reiterate sollecitazioni degli interessati, delle Organizzazioni Sindacali di riferimento, degli stessi dirigenti e funzionari degli Uffici periferici e degli scriventi sono rimaste lettera morta.
La disapprovazione e l’incredulità degli assistiti per un ritardo inaccettabile sta diventando ingestibile anche per questo Studio che non dispone di argomentazioni ragionevoli per spiegare la situazione, paradossale e ormai annosa.
Peraltro non si vorrebbe dare credito a diffuse “voci” che vorrebbero giustificare la vicenda con mancate coperture finanziarie su capitoli del bilancio del M.I.M. che il M.E.F. si rifiuterebbe di colmare. In un momento in cui il Governo concede “bonus” e vantaggi ad altre categorie di lavoratori dipendenti non si vuol credere che per il sostegno e il miglioramento del nostro sistema nazionale di istruzione non si riescano a reperire pochi “spiccioli”!
Ill.mo Signor MINISTRO conosciamo la serietà, la passione e la competenza che da sempre contraddistinguono la Sua persona e confidiamo vivamente che possa intervenire con decisione per risolvere celermente la questione che Le stiamo sottoponendo.
Restiamo in fiduciosa attesa di un cortese positivo riscontro quantomeno da parte delle Direzioni Generali preposte destinatarie della presente.
Voglia gradire la nostra stima.
Con osservanza.
Domenico Barboni
Anna Nardone.