Il 31 ottobre presso il MIUR si è svolta la prevista riunione di insediamento dell’Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica, istituito con DM 316/2017 ai sensi della Direttiva 36/2016.
Il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, dott.ssa Rosa De Pasquale, in apertura dei lavori, ha fatto il punto sullo stato di attuazione della citata direttiva ed ha illustrato i compiti affidati all’Osservatorio dal citato decreto. Ha quindi invitato i presenti ad una prima riflessione sulle problematiche emerse in sede di prima applicazione della Direttiva.
Il Presidente dell’INVALSI, Anna Maria Ajello, ha sottolineato il valore scientifico delle procedure di definizione dei criteri di valutazione ed ha messo in luce l’efficacia della formazione rivolta ai componenti dei nuclei di valutazione, connotata da elementi spiccatamente operativi. Ha espresso inoltre la convinzione che la valutazione dei dirigenti scolastici debba essere finalizzata al miglioramento della loro professionalità.
I componenti che a vario titolo (dirigenti tecnici, direttori regionali, dirigenti amministrativi) rappresentano l’amministrazione hanno messo in luce aspetti positivi e negativi della procedura di valutazione. In primo luogo hanno confermato l’efficacia della formazione dei nuclei ed hanno auspicato una periodicità triennale della valutazione in coerenza con la durata dell’incarico e con la garanzia dei criteri di pubblicità e di trasparenza degli strumenti e delle procedure di individuazione dei nuclei di valutazione. Il Dirigente dell’Ufficio IX della DGOSV, Dott Previtali, ha assicurato tra l’altro una puntuale informazione circa i dati disponibili a sistema relativi alla compilazione del portfolio.
Le OO.SS. confederali e lo Snals Confsal presenti in qualità di componenti dell’Osservatorio hanno manifestato enormi perplessità sulla valutazione dei dirigenti scolastici ed hanno chiesto che la materia sia ricondotta tra quelle presidiate dalla contrattazione. In particolare hanno sottolineato la totale carenza dei principi di equità trasparenza e professionalità nelle procedure di costituzione dei nuclei di valutazione e l’assoluta improvvisazione nelle fasi operative della valutazione con comportamenti difformi tra i nuclei e tra le diverse regioni. Hanno altresì rilevato la ridondanza degli obiettivi (nazionali, regionali e di scuola) e l’incoerenza tra questi ed i livelli di classificazione.
Lo Snals Confsal dal canto suo ha condiviso le critiche delle organizzazioni confederali ed ha messo in luce l’assoluta mancanza di una efficace informazione e formazione dei dirigenti scolastici destinatari della valutazione. Le iniziative formative, laddove si sono svolte con tempestività, hanno seguito una logica frontale e senza un reale confronto operativo sulle caratteristiche del processo. Lo Snals ha ribadito inoltre la netta contrarietà ad ogni regime classificatorio nella valutazione dei ds riproponendo le indicazioni che scaturirono dall’intesa sottoscritta nel verbale del 25 maggio, totalmente ed inaccettabilmente disattesa dal MIUR.
I lavori dell’Osservatorio sono stati aggiornati a data da destinarsi.