La variante Delta sarà prevalente in Italia nel giro di dieci giorni. Ne è sicuro Pierpaolo Sileri, secondo cui il trionfo dell’Italia agli Europei 2020 «ne ha accelerato la diffusione nel nostro Paese». Il riferimento del sottosegretario alla Salute è agli assembramenti senza mascherine che si sono visti nelle piazze italiane. Nonostante ciò, però, «non c’è bisogno di ripristinare l’obbligo di mascherina all’aperto, ma vanno rafforzati i controlli in caso di assembramenti».
Nell’intervista rilasciata a La Stampa, Sileri ha evidenziato la necessità di una «una costante opera di vigilanza», anche per quanto riguarda i luoghi della movida. Dunque, non c’è bisogno di una revisione delle regole, almeno per ora. «Sappiamo che l’evoluzione sarà simile a quella che abbiamo visto in Gran Bretagna: entro fine mese i contagi saranno 3 o 4 volte quelli attuali e durante l’estate continueranno a crescere». Ma non c’è da temere per questo, perché «aumenteranno progressivamente i cittadini vaccinati con doppia dose, a settembre saremo intorno al 70-75% di immunizzati».
Per Pierpaolo Sileri non c’è neppure il rischio che le Regioni lascino presto la zona bianca, d’altra parte non può escluderlo. Ma bisognerà intervenire sui parametri. «Dovremo, però, fare riferimento al numero di ricoveri, più che a quello dei contagi. Questo perché l’età media dei nuovi positivi si abbassa e i giovani si ammalano di Covid in forma lieve». Quindi, non c’è il rischio di rivivere quanto avvenuto un anno fa. Per quanto riguarda i 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, Sileri resta convinto che vadano raggiunti e convinti. «grazie all’aiuto dei medici di medicina generale e ai farmacisti». Oltre a correre con le vaccinazioni, bisogna tracciare e intercettare quanti più positivi, soprattutto gli asintomatici. L’apertura delle discoteche potrebbe aiutare in tal senso: «In questo modo si dà un motivo in più ai ragazzi per sottoporsi al test e si aumenta la diagnostica sul territorio. Senza contare che i controlli in discoteca sarebbero più stringenti rispetto alle feste improvvisate sulla spiaggi».
SILERI SU SCUOLA “LEZIONI IN PRESENZA? NO AL 100%”
Per quanto riguarda il mondo della scuola, Pierpaolo Sileri a La Stampa ha spiegato che «non potrà essere garantita una ripresa al 100% delle lezioni in presenza, almeno nelle prime settimane», se la percentuale di studenti vaccinati resta bassa. Inoltre, va potenziata la campagna diagnostica nelle scuole. «Di buono c’è che verranno meno i contagi innescati fuori dalla scuola, ad esempio sui mezzi pubblici, perché lì la maggioranza dei passeggeri sarà coperta dal vaccino». Ci sono 215mila docenti non vaccinati, ma il sottosegretario alla Salute è contrario all’obbligo. Invece ritiene che vada potenziamento il sequenziamento del coronavirus. Infine, Sileri ha espresso il suo rammarico per la vicenda Reithera: «Penso sia un vero peccato, prima è stato acclamato, ora non ne parla più nessuno, dovrebbe chiederlo al ministro Speranza. Credo sia una follia abbandonare l’azienda». Anche perché si potrebbe chieder loro, secondo Sileri, di sviluppare un vaccino a mRna o valorizzare la capacità produttiva per le terapie oncologiche.
– Silvana Palazzo