Si è svolta ieri, 10 gennaio, la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. “La scuola è fondamentale per la democrazia va tutelata, protetta, non abbandonata”, ha detto il presidente del Consiglio.
Grazie “al ministro, agli insegnanti, ai genitori, “per gli sforzi di oggi e delle prossime settimane e mesi”. “Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad, ma quello che va respinto è il ricorso generalizzato alla didattica a distanza”, ha aggiunto Draghi.
Il premier ha poi sottolineato che “ci sono anche motivazioni di ordine pratico: ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all’anno scorso e non ci sono i motivi per farlo”.
“Il governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza e basta soltanto vedere quali sono stati gli effetti della dad sulla diseguaglianza tra studenti, lo scorso anno, per convincersi che questo tipo di didattica, che può essere necessaria probabilmente in caso di emergenze drammatiche, provoca delle disuguaglianze: tra i giovani che stanno più tempo in dad e quelli che ci stanno meno, tra nord e sud, diseguaglianze che si riflettono poi su tutto il futuro della loro vita lavorativa. Ormai esistono stime anche sulla perdita di reddito in una vita lavorativa di chi è stato costretto ad avere un livello di istruzione inferiore. Quindi questa è la base delle decisioni prese dal governo”.
10 gennaio 2022
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