La Corte d’Appello di Trento ritiene che la contrattazione rimane l’elemento centrale nella regolazione del rapporto di lavoro anche nel pubblico oggi privatizzato.
La sentenza ribadisce la validità e priorità di quanto stabilito dall’’art 2, comma, 2 del Decreto Legislativo n. 165: “2. I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel presente decreto, che costituiscono disposizioni a carattere imperativo. Eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano o che abbiano introdotto discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate nelle materie affidate alla contrattazione collettiva ai sensi dell’articolo 40, comma 1, e nel rispetto dei principi stabiliti dal presente decreto, da successivi contratti o accordi collettivi nazionali e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili.”
Ciò dovrebbe far evitare le ripetute e frequenti incursioni legislative nella materia contrattuale.