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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

L’INCONTRO DELLA VERGOGNA

Ministro Bianchi autoritario

Lo scorso 17 maggio si è svolta l’audizione delle Organizzazioni Sindacali della scuola presso le Commissioni Cultura riunite di Senato e Camera.

Si sarebbe dovuto discutere del famigerato decreto 36, il decreto del tradimento delle aspettative del personale scolastico, il decreto dell’inganno perché introduce scelte autoritarie, il decreto del voltafaccia del ministro Bianchi dopo aver sottoscritto il Patto “Scuola al centro del Paese”.

I nostri “Rappresentanti del Popolo sovrano” avevano convocato le parti sociali per conoscere le riflessioni dei vari leader sindacali, specie dopo l’unanime rigetto della controriforma scolastica.

Ci si aspettava una riunione in cui poter approfondire le problematiche del dissenso sindacale, specie quelle riguardanti il campo della contrattazione, sottratto unilateralmente alla concertazione prevista dall’attuale normativa.

Ci si aspettava la possibilità di poter illustrare ampiamente la contrarietà ad alcuni percorsi della cosiddetta “Buona Scuola” ripescati dal decreto in discussione.

Ci si aspettava l’occasione di poter chiarire una volta per tutte il mortificante iter del precariato.

Ci si aspettava l’opportunità di sollecitare un maggior coinvolgimento del personale scolastico nelle decisioni loro riguardanti, così come dovrebbe essere in una democrazia partecipata.

Certo, ogni leader sindacale ha potuto esprimere le proprie valutazioni sul decreto: BEN 5 MINUTI A TESTA.

I signori Senatori e Deputati si sono degnati di ascoltare i Sindacati per 50 minuti, sì 50 minuti è stata la durata dell’audizione di SNALS, CISL, CGIL, UIL, GILDA ed altri.

I signori Senatori e Deputati sanno già loro quali siano le esigenze della scuola, come deve essere organizzato il lavoro del relativo personale, come i docenti devono insegnare, come elevare la qualità dell’insegnamento.

I signori Senatori e Deputati potevano risparmiarsi questa pagliacciata di riunione.

C’è da chiedersi se sia ritornato il “ventennio”, con la soppressione di tutte le forme di partecipazione democratica alla cosa pubblica, vista “l’obbedienza cieca, pronta e assoluta” degli “allineati” senatori e deputati al “pensiero unico” di chi si crede di essere il nuovo Gentile della scuola italiana.

Vogliono ridurci in una “scuola di ‘capre’ passive e impotenti”, dicendoci loro cosa pensare e cosa fare, dicendoci loro quello che è giusto e sbagliato.

Vogliono ridurci a dire: Bianchi ha sempre ragione, come un tempo si diceva “Benito Mussolini ha sempre ragione“.

L’unica risposta a tutto ciò non può che essere lo sciopero del 30 maggio, anche per ribadire la necessità del rinnovo del contratto di lavoro abbondantemente scaduto, visto che siamo ormai alle soglie di nuovo triennio 2022/22024 con un nuovo contratto.

Giuseppe Antinolfi – Segretario Provinciale SNALS CONFSAL di Milano

Giuseppe Antinolfi