No alle “infiltrazioni gender” nelle scuole. Così il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso: “Ho incontrato i rappresentanti delle associazioni delle famiglie che manifestavano davanti al ministero dell’Istruzione. Condividendo con loro la preoccupazione per i ripetuti tentativi di infiltrazione che le scuole italiane stanno subendo da parte dei più estremi sostenitori delle ideologie gender.
Le forzature sull’attivazione delle carriere alias che mi vengono segnalate quotidianamente sono purtroppo solo la coda di un fenomeno attivo da tempo. Che mira a confondere le idee ai nostri studenti, perfino quelli in tenera età. In modo da convincerli a percepirsi non più come maschi e femmine ma come sessualmente fluidi.
Siamo di fronte a un modo di agire inaccettabile da parte di questi massimalisti delle teorie di genere. Che molto spesso si giovano dell’appoggio più o meno consapevole di alcuni dirigenti scolastici.
Proprio in queste ore sono al lavoro per impedire che in una scuola di Mantova a bambini di 9-10 anni vengano proposte lezioni su ‘coito maschile e femminile, piacere sessuale, differenza tra amore e sessualità’.
Si vuole turbare la serenità di alunne e alunni piccolissimi con temi assolutamente inadeguati, tanto che gli stessi insegnanti si sono tirati indietro rispetto alla circolare diffusa dalla scuola. Un’operazione portata avanti in spregio del buon senso e del patto educativo tra scuola e famiglie. Ho già allertato l’Ufficio scolastico regionale affinché intervenga con la massima sollecitudine.
Non può essere consentito uno scempio simile”.
27 maggio 2022