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Snals - Segreteria Provinciale Milano

SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

STATO DI POLIZIA

Per il 30 maggio, giornata dedicata allo sciopero nazionale della scuola, era prevista una manifestazione nazionale in piazza Montecitorio.

Piazza Montecitorio? Sì, proprio piazza Montecitorio, provocatoriamente, per far sì che i “Rappresentanti del popolo” prendessero finalmente coscienza delle gravi problematiche che investono il personale scolastico.

Ma ecco giungere il veto della Questura: Piazza Montecitorio NO! I signori Parlamentari non possono essere disturbati nel loro sancta sanctorum: non sono cittadini uguali agli altri, sono ONOREVOLI, appartengono alla casta e non devono avere contatti con il volgo manifestante.

Ma il questore conosce il diritto di manifestazione previsto dall’art. 17 della Costituzione?

Ma certo. Manifestare si può, ma la Costituzione non è applicabile in Piazza Montecitorio, luogo dichiarato da lui offlimits, certamente con la connivenza del ministro degli Interni Luciana Lamorgese.

Lo sappiamo bene che il pretesto è riconducibile ai “comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”: una dicitura che viene riportata in ogni occasione.

Ma i lavoratori della scuola, in maggioranza docenti, sono gente seria, pacifica, responsabile, così come ha sempre dimostrato in ogni manifestazione.

La realtà è che il sindacato, anche quello della scuola, ancora non ha imparato il motto “credere – obbedire – non manifestare; non ha ancora imparato a non disturbare il “manovratore”, non ha ancora imparato ad inchinarsi a 90 gradi dicendo: “Tutto va ben, madama la marchesa”.

Il sindacato, anche quello della scuola, ancora non ha imparato ad agire con una “Obbedienza cieca pronta assoluta”.

Ed allora il sindacato va contrastato, in ogni modo, ostacolando il diritto costituzionale di manifestazione.

È stato gioco forza spostare la manifestazione in piazza Santi Apostoli.

Ma tutto ciò rafforza il nostro impegno contro le decisioni autoritarie del Governo, contro il tentativo di ridurci al silenzio, contro il disinteresse del Ministro Bianchi, in compagnia di senatori e deputati.

Perciò il 30 maggio uno SCIOPERO ancora più convinto e se dovesse servire si andrà anche oltre.

Giuseppe Antinolfi

Segretario Provinciale

SNALS CONFSAL di Milano

sciopero 30 maggio