Il Tribunale di Roma con ordinanza n. 69476/2022 dell’11 luglio 2022 ha condannato il Ministero dell’Istruzione per comportamento antisindacale.
Il contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per il triennio 2022-2025 era stato firmato soltanto da una sigla sindacale, la Cisl Scuola. Nonostante ciò il ministro Bianchi il 27 gennaio scorso aveva firmato ugualmente la relativa Ordinanza. Pertanto alle altre sigle sindacali non è rimasto altro che presentare ricorso contro il Ministero per condotta antisindacale.
Il Tribunale di Roma ha riconosciuto che da parte del Ministro e del Ministero c’è stata una condotta antisindacale, affermando che si è trattato si è trattato di “monopolio sindacale”.
«…Non aprire alle trattative nei confronti di OO.SS. firmatarie del CCNL – si legge nella sentenza – senza alcuna forma di motivazione che evidenzi la trasparenza della scelta, costituisce condotta antisindacale posto che – così facendo – si è venuto a creare una sorta di “monopolio sindacale” le cui ragioni rimangono incomprensibili. Appare evidente che si tratta di circostanza di fatto che è ben lungi dall’integrare la ricerca, in omaggio ai principi di correttezza e buona fede, del “maggior consenso possibile”».
Il giudice ha imposto di riaprire le trattative. Pertanto mercoledì 19 ottobre è stato convocato un tavolo sulla riapertura delle trattative del CCNI concernente la mobilità del personale docente, educativo e ATA.
