Le novità annunciate dal Ministro Valditara sulla scuola: “voto in condotta torni a fare media, col 6 si sarà rimandati a settembre. Basta smartphone in classe tranne che per…”
VALDITARA: “A BREVE SI CAMBIA SUL VOTO DI CONDOTTA”
Già da settembre nella scuola italiana si appresta un forte giro di vite voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, come da lui stesso annunciato martedì sera durante l’ospitata alla festa della Lega a Cervia: si cambia sul voto in condotta, sulla sospensione e forse anche sullo smartphone in classe. La riforma “anti-bullismo” del Ministro inizia a prendere forma dopo le prime avvisaglie di cambiamenti annunciati da Valditara a seguito dei casi clamorosi di Rovigo (promossi gli studenti che avevano “impallinato” la prof lo scorso gennaio) e Abbiategrasso (bocciato il ragazzo che ha accoltellato l’insegnante in classe ma con i genitori che hanno fatto ricorso).
«Il voto in condotta deve tornare a fare media anche alle medie. Poi deve servire per i crediti alla maturità», ha spiegato il Ministro Valditara durante la festa della Lega in Romagna, «Se un ragazzo prende sei in condotta deve essere rimandato a settembre e deve studiare sui valori della cittadinanza, e dello stare insieme». La proposta sarà presentata dal MIM a settembre con il Governo che ritiene già che possa essere affrontata in tempi rapidi.
SOSPENSIONE, CELLULARE IN CLASSE E ISTITUTI: LE NOVITÀ DEL MINISTRO VALDITARA
Sempre sul tema del comportamento e nell’ottica di una riforma ad ampio raggio contro i casi di bullismo in classe e fuori, il Ministro Valditara sottolinea cambiamenti imminenti sul fronte sospensione: «Oggi vuol dire stare a casa. Invece ci deve essere più scuola: vuol dire stare a scuola e studiare di più, ma anche lavori socialmente utili, di cittadinanza solidale». Alla ripresa dopo le vacanze il Ministro dell’Istruzione intende avviare anche importanti novità per quanto riguarda l’area degli istituti tecnici e professionali, valorizzando le competenze “pratiche” e aprendo un campo fondamentale per il lavoro del futuro.
«Cosa significa fare una sperimentazione nel campo dell’istruzione tecnico professionale? Dare un futuro ai nostri giovani, dare alle nostre aziende gli strumenti per essere competitivi», spiega ancora il Ministro in quota Lega. C’è bisogno, dice Valditara, di una riforma seria: «collegamento con l’Its, un percorso che consenta di prendere tecnici e manager dal mondo del lavoro, un percorso che potenzi le materie di base. Ovviamente, all’invarianza di organico. E saranno le Regioni a essere protagoniste di questa fantastica operazione, anche costruendo dei campus che coinvolgano la formazione. Dobbiamo essere capaci – ha sottolineato – di una svolta culturale». Serve andare nella direzione diversa rispetto al modello “piramidale” della riforma Gentile: «Ci sono tanti tipi di intelligenza. Avevo un amico che non riusciva in matematica e italiano, ma con i copertoni di un camion tirava fuori degli oggetti meravigliosi. Lui aveva un’intelligenza superiore alla mia, che prendevo 8 a latino», rileva il Ministro. Da ultimo, potrebbero arrivare novità importanti anche sulla presenza o meno degli smartphone in classe: «È mai possibile che in classe, anziché studiare, lo studente possa filmare un docente e deriderlo sui social. Un conto – ha concluso Valditara – è utilizzare lo smartphone o il tablet per scopi didattici, un altro è utilizzarlo per minare l’autorevolezza dell’insegnante. Il cellulare in classe si usa solo sotto la guida del docente per scopi didattici. L’Olanda e l’Ocse hanno seguito il nostro esempio».
Il Sussidiario – 2 agoste 2023 – Niccolò Magnani