Nella seconda parte della puntata di Zapping, andata in onda su Rai Radio 1 del 28/05/2019 si è parlato della sanatoria dei precari della scuola. Per questa parte sono intervenuti il Segretario generale dello SNALS-Confsal, Elvira Serafini, e Marco Campione, esperto di politiche pubbliche per l’istruzione.
La sintesi dell’intervento del Segretario generale SNALS-Confsal, Elvira Serafini:
“Lo SNALS-Confsal ha accolto con entusiasmo e quasi con sorpresa la notizia del recepimento da parte del MIUR delle indicazioni sindacali in merito al reclutamento e al precariato, dopo l’incontro a Palazzo Chigi e l’attivazione dei due tavoli tecnici sul rinnovo contrattuale e sul precariato.
Con il premier Conte e con il Ministro Bussetti si era giunti a degli accordi di livello generale, non specifici; poi nel tavolo tematico siamo entrati nel dettaglio e il Capo di gabinetto del Ministro, il Consigliere Chiné aveva dato assicurazioni su una riflessione del Miur sulla proposta dei sindacati e si è raggiunto l’accordo sui docenti precari con 36 mesi di servizio prestato.
Con l’apertura del Miur alla proposta sindacale potranno essere immessi in ruolo 55 000 precari. La nostra proposta sindacale parte dallo “svuotamento” della scuola: ci siamo posti il problema di dover ripartire il 1° di settembre con il 65% di precari. Queste persone portano avanti da anni con dignità, professionalità e serietà il loro lavoro e non è possibile non riconoscerglielo.
Lo SNALS da sempre ha portato proposte serie e in questo caso abbiamo chiesto di considerare tutti coloro che hanno maturato i 36 mesi senza l’abilitazione, offrendo un percorso agevolato con i PAS non con una prova preselettiva, ma con una prova alla fine del percorso. Sia ben chiaro che questo percorso assicura la qualità della formazione del personale immesso in ruolo. Piuttosto è strano che la società non abbia sollevato problemi sulla qualità dell’insegnamento, quando questo personale è stato costretto a insegnare come precario in assenza di concorsi per decenni.
Ora ci dobbiamo occupare anche di altre situazioni di precariato in attesa: per esempio, i vincitori e gli idonei dei concorsi 2016 e 2018, il personale che ha svolto il percorso FIT, il precariato del personale ATA, come gli assistenti amministrativi facenti funzioni di Dsga. La nostra richiesta di attenzione al Ministro non è stata solo verso i docenti precari con 36 mesi di servizio prestato. E’ tempo di intervenire perché il problema del precariato è stato lasciato incancrenire per troppo tempo”.