Il 15 ottobre 2019 si è svolto al MIUR l’incontro per l’informativa sul Fondo Unico Nazionale (FUN) della dirigenza scolastica a.s. 2017/2018 e sulle problematiche connesse al calcolo degli arretrati e all’attribuzione dei nuovi livelli stipendiali previsti dal CCNL Area Istruzione e Ricerca firmato l’8 luglio scorso.
Sono stati comunicati:
- la certificazione del FUN per un totale di 149.597.160,96 euro lordo dipendente;
- la trasmissione alle direzioni regionali dell’ammontare degli importi che saranno oggetto dei prossimi Contratti Integrativi Regionali.
Lo Snals unitamente agli altri sindacati ha contestato le modalità di calcolo adottate MEF, perché sono la conseguenza di una interpretazione restrittiva del dlgs 75/17 contenente le norme per la quantificazione dei fondi del salario accessorio, compresi quelli per la dirigenza pubblica. Infatti la soglia riferita alla quantificazione del 2016 non è accettabile, anche perché essa costituirebbe un limite per la definizione del FUN degli anni successivi. Pertanto è necessario che la prossima legge di bilancio reintegri il FUN anche in considerazione dell’avvenuta immissione in ruolo dei colleghi vincitori di concorso, con il rischio di un inaccettabile e ingiustificato arretramento delle retribuzioni dei dirigenti scolastici.
È stato inoltre inoltre evidenziata l’applicazione non omogenea dei nuovi livelli stipendiali previsti dall’art. 39 del CCNL 2019, con trattamenti diversificati sui cedolini di stipendio dei dirigenti scolastici, su quelli in quiescenza e sui presidi incaricati. Gli aumenti riguarda lo stipendio tabellare e la retribuzione di posizione parte fissa, perciò le somme lorde attribuite come arretrati anni precedenti e arretrati anno corrente dovrebbero essere le stesse per tutti i dirigenti scolastici e applicate con gli stessi sistemi di calcolo. Relativamente all’adeguamento degli stipendi Per i dirigenti scolastici ex presidi incaricati è stata effettuata una riduzione dell’assegno ad personam, nonostante l’ art. 39, comma 5, del CCNL preveda la conferma della retribuzione individuale di anzianità e degli assegni ad personam acquisiti o spettanti a ciascun dirigente scolastico. È pertanto necessaria la verifica delle modalità di calcolo e di applicazione del CCNL che sono state seguite.
I sindacati hanno anche chiesto che nella prossima legge di Bilancio sia inserita una norma per estendere l’assunzione anche a coloro che sono risultati idonei nel concorso a dirigente scolastico.
Infine si è chiesto all’Amministrazione, ove vi fossero posti disponibili, di attuare una fase di mobilità straordinaria che consenta il rientro nella regione di residenza di tutti i dirigenti scolastici attualmente in servizio in altre regioni, prevedendo una deroga anche temporanea alle norme che regolano l’attribuzione dell’incarico dirigenziale e la mobilità interregionale.
L’amministrazione da ultimo ha comunicato di aver accolto tutte le richieste di accesso agli atti inoltrate dai candidati del concorso per dirigente scolastico e di aver dato disposizioni per l’avvio del controllo delle autocertificazioni.