Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) il 6 aprile ha espresso il proprio parere sullo schema di decreto concernente la “procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune”.
Aspetti critici segnalati dal CSPI:
- esclusione dalla procedura del personale che abbia maturato i tre anni di servizio su posti di sostegno, senza il possesso del titolo specifico, e che chieda di partecipare alla selezione per la classe di concorso per cui ha titolo;
- la soglia del punteggio minimo di sette decimi o equivalenti ai fini del superamento della prova scritta è troppo elevata, dato che la finalità della procedura straordinaria è quella di accertare un livello di preparazione idoneo, acquisito attraverso l’esperienza professionale maturata;
- le tematiche e i contenuti proposti per la prova concorsuale sono troppo vasti e non coerenti con una procedura straordinaria; oltretutto sono difficilmente valutabili con una prova “computer based”
Il CSPI, inoltre, ritiene che per rendere effettivo a tutti gli studenti ed alunni il diritto costituzionale all’istruzione le scuole debbano operare a pieno regime fin dal primo giorno del prossimo anno scolastico, assicurando in ogni classe – a partire dal 1° settembre 2020 – la presenza di personale stabile. Per tale esigenza le procedure concorsuali devono essere semplificate il più possibile , tenendo conto essenzialmente del periodo di servizio già prestato e delle esperienze culturali e professionali possedute dai docenti.