Settimana scorsa lo Snals unitamente agli altri sindacati aveva inviato al prefetto di Milano Renato Saccone, al sindaco Giuseppe Sala e al dirigente scolastico territoriale Marco Bussetti una lettera in cui si denunciava la situazione “grave” a livello nazionale ma “incomparabilmente di più per la realtà milanese”: una “miope politica del Governo, di netta chiusura alle istanze sindacali” che “impedisce di affrontare con misure adeguate l’attuale stato di emergenza”, e che con l’anno scolastico 2020/21 “rischia di far esplodere i già gravi problemi irrisolti che oramai da anni affliggono le scuole milanesi”. Vi sono “problemi di sicurezza, precariato e di organico” e “il decreto dell’8 aprile non dà una risposta sufficiente a garantire una ripresa ordinata dell’attività didattica in presenza”. NESSUNA RISPOSTA. VERGOGNA! Ed allora rispondono i sindacati non rimane che la proclamazione dello stato di agitazione a partire dal 13 maggio, con una giornata di assemblee in videoconferenza per nove ore.
L’Ordine del Giorno delle assemblee:
- CONTESTO E SITUAZIONE POLITICO-SINDACALE. CRITICITA’ E LIMITI EVIDENZIATI DALLA DAD E DAL LAVORO AGILE DEL PERSONALE ATA
- ASSENZA DI INDICAZIONI NAZIONALI PER UN PROTOCOLLO SPECIFICO DELLA SICUREZZA
- STABILITÀ E DIGNITÀ DEL LAVORO: LE NOSTRE ISTANZE PER UN RECLUTAMENTO EQUO E FUNZIONALE. SITUAZIONE CONCORSO ORDINARIO E STRAORDINARIO SCUOLE SECONDARIE E INFANZIA-PRIMARIE. CONCORSI PERSONALE ATA
- ASSENZA PIANO STRAORDINARIO INVESTIMENTI PER POTENZIARE GLI ORGANICI E PER LE RISORSE E STRUMENTI NECESSARI