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Le scuole lombarde: “Rischio troppo alto per la maturità in presenza”

Rischio troppo alto per la maturità in presenza. Docenti e personale del Liceo Falcone e Borsellino di Arese, in provincia di Milano dicono no all’esame di Stato in presenza. Rischio troppo alto. Tante le preoccupazioni espresse nella lettera aperta che hanno inviato al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, al sindaco di Arese e ai sindaci del territorio, al preside e alle autorità scolastiche regionali e nazionali. Perplessità, dubbi e paure condivise con studenti e famiglie.

La lettera

Qui più che altrove spaventa “il numero di positivi a Covid-19 ancora molto alto”. Arese, infatti, è stato individuato come uno dei luoghi che avrebbe dato il via ai contagi da Coronavirus in Italia “senza che né la popolazione né le autorità locali ne fossero state informate”, fino a pochi giorni fa. A scuola i presìdi di sicurezza sono in parte arrivati, ma non rassicurano. «Le caratteristiche infrastrutturali dei locali del liceo non permettono il distanziamento sociale necessario – si legge nella lettera – Lo svolgimento degli esami di Stato per le quattro commissioni che dovranno operare nel liceo, anche prevedendo le sole persone strettamente coinvolte, richiederà la presenza di 6 docenti (più uno di sostegno ove richiesto) nonché di un presidente. Un candidato e almeno un testimone, mentre, con tutta probabilità, i candidati verranno accompagnati da almeno un genitore, onde evitare l’utilizzo di mezzi pubblici. A questi si aggiungerà almeno un tecnico, il personale di segreteria, i collaboratori scolastici”. Il rischio è troppo alto.

I test
Tutti dovranno essere sottoposti quotidianamente alla misurazione della temperatura. «Ci chiediamo cosa succederebbe se anche solo uno dei presenti, e soprattutto dei commissari o dei candidati, registrasse una temperatura superiore a 37,5°. O peggio, se risultasse positivo. Come potrebbero procedere gli esami?”. Come se non bastasse “molti dei docenti commissari d’esame e i presidenti hanno un’età superiore ai 55 anni, indicata da vari esperti come età a maggior rischio, altri hanno patologie pregresse”. Si chiede quindi una riflessione in presenza di un rischio troppo alto soprattutto in alcune zone della Lombardia.

La richiesta

In questo quadro difficile “garantire il regolare svolgimento delle prove”. Un esame il cui esito è ampiamente scontato “con tutti gli studenti ammessi e con un colloquio che vale solo un massimo di 40 dei 100 punti totali”. Il confronto va poi diretto agli esami universitari, alle lauree, alle abilitazioni professionali che in tempi di pandemia si sono svolti online. Docenti e personale del Falcone Borsellino chiedono esami a distanza anche per la Maturità. La formula? “La stessa modalità che fin qui ci ha permesso di garantire il diritto allo studio e di concludere l’anno scolastico, evitando il rischio di contagi”. Il Ministero per ora va avanti sulla propria strada, ma per molti dirigenti scolastici il rischio è troppo alto.

da Oggi Scuola 14 maggio 2020