Senza risorse certe, senza organici e spazi aggiuntivi, l’apertura delle scuole il 1° settembre è un’utopia.
“Senza risorse certe, senza organici e spazi aggiuntivi, l’apertura delle scuole il 1° settembre è un’utopia. Noi sindacati siamo fermamente convinti della necessità di riaprire le scuole, ma siamo preoccupati dei ritardi con cui si stanno affrontando problemi sui quali abbiamo acceso i riflettori ben prima dello scoppio dell’emergenza Covid e che ora, purtroppo, emergono in tutta la loro drammaticità.” Dichiara Elvira Serafini, Segretario Generale Snals-Confsal, nel corso della conferenza stampa in remoto “La scuola si fa a scuola” indetta oggi unitariamente a Cgil, Cisl, Uil e Gilda.
“La scuola non è pronta a un mese e mezzo dalla ripresa – prosegue Serafini -. Avremo 200.000 cattedre scoperte perché non siamo stati ascoltati. Avremo 21.000 posti vacanti per il personale Ata e saremo costretti a ricorrere ancora agli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA per coprire i 3500 posti vacanti di Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) ancora vacanti.”
“Un generale stato d’incertezza su una delle principali e fondamentali infrastrutture sociali del Paese, che riflette un’indecisione del Governo e del Ministero, perché a dichiarazioni di principio di disponibilità di risorse non seguono misure concrete”.
“Siamo convinti, come dice il titolo della nostra conferenza stampa, che si debba tornare a scuola, non siamo certo noi sindacati a essere contrari, come viene affermato, ma non siamo disponibili né a ridurre il tempo scuola, né a ricorrere di nuovo massicciamente alla Dad, che deve restare modalità di complemento e supporto all’attività ordinaria. Per tutto questo ci vogliono provvedimenti legislativi ad hoc e tavoli di confronto serrato al Ministero” ha concluso il Segretario generale.
Roma, 17 luglio 2020
Il Segretario Generale
Elvira Serafini