Da qualche giorno facciamo i conti con l’ultima trovata bislacca di Lucia Azzolina, l’improbabile ministro dell’Istruzione del M5s, la quale per mantenere il distanziamento sociale contro il coronavirus in classe, a settembre vuole introdurre dei banchi con le ruote. Non è un film comico né di fantascienza, è semplicemente la Azzolina. La stessa grillina che quando viene attaccata e criticata scaccia il tutto parlando di “sessismo”, del fatto che è finita nel mirino perché è giovane e carina. Bene, a cancellare con un definitivo tratto di penna queste debolissime argomentazioni, dalle colonne de La Stampa, ci pensa Michela Marzano, filosofa e schieratissima a difesa delle donne. Insomma, una insospettabile.
Commentando l’ultimo pacchetto di riforme ventilato dall’Azzolina, la Marzano sottolinea come “sono decenni che aspettiamo una seria e radicale riforma della scuola. Sono anni che le scuole cadono a pezzi, gli insegnanti mancano, alunni e genitori si lamentano, e francamente non si riesce a capire quale sia l’ idea esatta dell’ istruzione che ha la nostra ministra, quali siano le priorità che intende portare avanti, e quale sia la sua visione dell’ insegnamento e della trasmissione delle conoscenze e della cultura”. Parole chiarissime.
Ma non è finita. “È mai possibile che (,…) al termine di una visita in un istituto milanese, annunci ingenti spese per comprare banchi con le ruote?”. Risposta: sì, è possibile nel magico mondo dell’Azzolina. E ancora, la filosofa picchia duro: “Continuo a chiedermi, perché questa storia dell’innovazione didattica che si realizzerebbe grazie a dei banchi con le ruote, faccio davvero fatica a capirla. Anche perché gli studenti possono tranquillamente lavorare in gruppo anche senza banchi, alcuni insegnanti illuminati, i lavori collettivi, li organizzano già da tempo, dov’ è quindi l’ innovazione?”.
Dunque, in un crescendo, la Marzano aggiunge: “Per non parlare poi della folle idea di andare a cercare gli insegnanti tra coloro che ancora non sono laureati. Un’idea folle, sì, mi permetto di insistere. Io che all’ università ci insegno ormai da anni, e che so bene che, di maturità e di esperienza, i nostri studenti ne hanno molta poca”, sottolinea. E ancora: “E mi spiace dirlo in questo modo un po’ sgradevole e saccente, ma la ministra, forse, un giro negli Atenei avrebbe potuto farselo prima di immaginare di risolvere in questo modo il duplice problema dei pochi insegnanti e dell’ assenza di lavoro per i giovani che, se vanno all’estero, ci lamentiamo“, conclude la Marzano. Sessismo anche in questo caso, cara Azzolina?
da Libero – 21 luglio 2020
Gramellini: Sono un fan dei banchi monoposto della Azzolina. Suggerisco anche di dotarli di motore