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Mamma sociologa sbotta contro la Azzolina: «Sa com’è fatto un bambino?»

La dottoressa Claudia Marrosu, Sociologa Organizzativista e Psicologa dell’età evolutiva, ha condiviso con Oltre Tv una lettera che ha indirizzato al Capo del Governo e al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla riapertura della scuola. La pubblichiamo volentieri ringraziando la dottoressa.

Gentile Ministra Azzolina, Gentile Capo del Governo, Gentili tutti, sono Claudia Marrosu, mamma di 2 minori una delle quali a settembre dovrebbe iniziare la prima elementare.

Sono qui a scrivere con grande dispiacere in quanto mi rendo conto che a tutt’oggi la situazione “inizio scuola” prevista per il 14 settembre è ancora da definire.

Premesso che non ho mai condiviso la decisione della non riapertura delle scuole a fine anno scolastico, mi domando come sia possibile che ancora non si sappia nulla sull’inizio della scuola e che le disposizioni che per ora sono state comunicate sono disposizioni anti-bambino ed anti-scuola.

Nella speranza che qualcuno di “onesto, sano e coraggioso” legga questa mia lettera, tengo a precisare che da quando esistono i bambini esistono raffreddori ed influenze stagionali, naso che cola, tosse, denti che cadono (e quindi alterazione della temperatura), come si può immaginare una scuola in cui un bimbo che si soffia il naso viene messo in isolamento?

L’uso della mascherina a scuola

Come si può immaginare che un bimbo che tossisce viene trattato come appestato? Come si può immaginare una scuola in cui per 6/8 ore si tiene la mascherina e non si consente ai bambini di respirare, interagire, toccarsi, abbracciarsi?

Non ci vuole uno scienziato per verificare che la mascherina impedisce la respirazione, introduce nel corpo il proprio respiro e porta alla secchezza delle fauci, dunque tosse e giramenti di testa, davvero è quello che volete per i nostri bambini?

Mia figlia è sana, in 6 anni ha avuto solo influenze stagionali e non ha mai preso l’antibiotico (cosa documentabile da verifica pediatra), non intendo privarla della libertà di ossigenarsi e respirare aria, non intendo privarla della bellezza di stringere rapporti interpersonali sani e costruttivi con coetanei ed insegnanti.

Tutti gli spauracchi e le disposizioni proposte sono a dir poco assurde ed improponibili, come se nessuno di chi li ha pensati sappia “come è fatto un bambino” e parlo di bambini sani (lasciamo stare i disabili che sono più deboli e hanno bisogno di ben altro).

“Ministra Azzolina, sa com’è fatto un bambino?”

Ministra Azzolina lei che ha partecipato al concorso come dirigente scolastico sa com’è fatto un bambino? Conosce le sue esigenze fisiche e psicologiche? Quando appone la sua firma si rende conto di ciò che viene chiesto ai nostri figli e agli insegnanti?

Ministra mi dica in tutta onestà: la scuola aprirà? Con quale modalità? E soprattutto resterà aperta? Oppure al primo starnuto tutti a casa?

In quanto cittadina italiana ho diritto di sapere le cose e possibilmente non all’ultimo momento perché si tratta della privazione di un diritto costituzionale di primaria importanza: quello all’istruzione, nel senso ampio del termine, come formazione e crescita in quanto individui, gli adulti che ci sostituiranno.

Oppure non interessa più a nessuno la crescita sana e completa dei nostri giovani? Restano a casa protetti “dal virus” come selvaggi robottini?

Ho anche una figlia di 16 anni che frequenterà il terzo liceo, in classe sono in 28… non aggiungo altro! Io mi auguro che qualcuno si metta una mano sulla coscienza e proponga interventi reali, costruttivi e saggi nella visione completa della situazione: chi gestisce bambini deve sapere come sono fatti, chi gestisce cittadini deve scendere in campo e rendersi conto di come vive la gente, le difficoltà reali, e non soltanto dare disposizioni senza senso, improponibili e poco chiare.

Grazie per l’attenzione attendo riscontro.

Dottoressa Claudia Marrosu, Sociologa Organizzativista, Psicologa dell’età evolutiva.

da Oltre.Tv –