Lo scorso 9 ottobre la ministra Azzolina ha inviato all’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano tre dirigenti ministeriali con la farisaica motivazione di una “visita di supporto” per accelerare le nomine dei supplenti poiché “a suo giudizio” nel capoluogo lombardo andavano troppo a rilento.
La scattante ministra Azzolina dimentica di aver pubblicato in piena estate, a fine luglio, l’ordinanza sull’aggiornamento delle graduatorie, con un nuovo sistema che ha portato in molti casi a errori e conseguenti gravi ritardi nella pubblicazione delle graduatorie. Ciò nonostante, lavorando oltre 12 ore al giorno, festivi compresi, il personale ormai ridotto al 40% con abnegazione e senso di responsabilità in soli 45 giorni ha provveduto a pubblicare le graduatorie e ad effettuare le nomine. Grazie alla fatica di questi lavoratori la scuola a Milano è potuta ripartire, seppur tra mille difficoltà, il 12 settembre.
Allora si tratta di una specie di «sabotaggio politico», come qualcuno ha ipotizzato. Sì, senza ombra di dubbio si tratta di un tentativo di mistificazione della realtà dei fatti per screditare il lavoro dell’Ufficio Scolastico di Milano. I numeri lo dimostrano:
- oltre 112.000 domande per le Graduatorie Provinciali per le Supplenze;
- più di 4.000 domande con errori generati dal sistema informativo, con l’esigenza di provvedere alle correzioni;
- circa 7.500 nomine su 11.000 posti vacanti;
- l’85% dei 3500 posti vacanti costituiti da posti di sostegno per la cui copertura si deve procedere utilizzando le graduatorie incrociate, in quanto quelle specifiche risultano esaurite;
- graduatorie dei supplenti già vuote e da riaprire.
Tutto ciò a fronte:
- di un sistema informativo ministeriale inadeguato;
- delle numerose rinunce che hanno rallentato il lavoro;
- della parziale chiusura delle segreterie scolastiche nel mese di agosto;
- della situazione emergenza Covid.
Perché si sono inviati gli ispettori solo a Milano e non in tutte le province d’Italia dove sono ancora in corso le nomine dei supplenti?
È pertanto evidente che si tratti di una sterile quanto strumentale polemica nei confronti di un ex ministro dell’Istruzione appartenente ad una forza politica diversa da quella della grillina Azzolina, un tentativo squallido per far dimenticare i propri ritardi: banchi rotanti che non arrivano, mascherine non consegnate alle scuole, la non stabilizzazione dei precari, ecc.
Le stesse RSU unitarie riconoscono che l’Ufficio Scolastico di Milano sia diventato ormai sede di attacchi politici e personali senza precedenti che colpiscono ingiustamente non solo il Dirigente, ma tutti i lavoratori.
Di fronte al tentativo di infangare l’impegno, la professionalità e la dedizione di chi ha lavorato e sta lavorando per evitare le catastrofiche conseguenze delle insensate decisioni assunte dal Ministero, al personale dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano e al suo dirigente dott. Marco Bussetti faccio arrivare un sentito riconoscimento e un sincero sentimento di solidarietà.
A tutti un sentito grazie
Giuseppe Antinolfi
Segretario Provinciale
SNALS CONFSAL di Milano