Espulsa dalla lezione perché “non in un luogo consono per la didattica a distanza”
Eva ha 13 anni, frequenta la terza della scuola media Nievo di Torino ed è stata espulsa dalla lezione durante la manifestazione perché “non in un luogo consono per la didattica a distanza”. La ragazza da lunedì studia per strada, per protestare contro la didattica a distanza. Lo racconta La Stampa:
“Non mi vogliono far partecipare alle lezioni dal primo giorno. Lunedì ho saltato le ore perché i docenti mi hanno respinta, dicendo che non fossi nel luogo adatto. Dicono che sia per tutelare la privacy di miei compagni, che in piazza io esponga tutti. E le discussioni stanno peggiorando giorno dopo giorno”
“Continuare a seguire le lezioni perché è il mio dovere, ma è anche mio diritto manifestare” dice la ragazza diventata uno dei simboli della protesta contro la Dad.
“Noi stiamo rispettando tutte le regole che ci vogliono far seguire: rispettiamo la privacy di tutti, seguiamo le lezioni e non perdiamo una verifica. A casa mia non c’è niente di più rispetto ad una piazza, per farlo. Ho quattro fratelli, concentrarsi è difficile. E salta spesso la connessione: è capitato che mi abbiano messo assente per colpa del Wi-Fi. Ora questo: non ci sto, mi manca vivere la scuola nel mondo reale”