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SINDACATO NAZIONALE AUTONOMO LAVORATORI SCUOLA

Appello di 12 scienziate per la riapertura

“Tutti gli studi concordano che i danni agli studenti tenuti lontani dalla scuola sono enormi”

Le scuole aperte sono necessarie per il futuro: si firmano “Scienziate per la Società” e in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera scrivono che “la mancata flessione della curva di contagi negli ultimi giorni e il ragionevole timore che le attuali e più blande misure di contenimento portino a un nuovo aumento di casi a gennaio comincia a minare la certezza” di una riapertura delle scuole italiane in presenza il prossimo 7 gennaio come stabilisce il Dpcm del 3 dicembre scorso.

Anna Rubartelli, Paola Romagnani, Giulia Casorati, Anna Mondino, Michela Matteoli, Maria Rescigno, Michela Luconi, Rossella Marcucci, Valeria Poli, Barbara Bottazzi, Lucia Altucci e Francesca Fallarino, le dodici firmatarie, fanno anche notare che “tutti gli studi concordano che i danni agli studenti tenuti lontani dalla scuola (e di conseguenza, i danni al futuro del loro Paese) sono enormi” perchè “la DAD ha causato deficit di apprendimento e demotivato i ragazzi, e ha accentuato le difficoltà degli studenti di famiglie svantaggiate e privi di accesso a computer o Internet”.

Ma non basta: tant’è che sono cresciuti anche “il disagio mentale e i disturbi psichici” mentre sono aumentati “i ricoveri per traumi cranici e altri incidenti domestici, indice di maggiore esposizione di bambini e ragazzi a incuria domestica e abuso”. Inoltre, sottolineano le scienziate sensibili alle tematiche sociali, “la chiusura delle scuole avrà conseguenze economiche altissime in tutto il mondo: solo in Italia, la Fondazione Agnelli ha calcolato che il primo lockdown scolastico costerà fino a 21 mila euro a studente in termini di minor reddito futuro. Infine, deve essere ricordato che la chiusura delle scuole è stata devastante per le madri lavoratrici, che rappresentano il 76% dei congedi parentali Covid” mentre “il 30% pensa di lasciare il lavoro se l’anno scolastico 2020/2021 continuerà con la DAD”.

Eppure, scrivono, “la maggioranza degli studi concorda nell’affermare che non è la scuola di per sè, ma l’ambiente extrascolastico a favorire la diffusione del virus”. Le firmatarie chiedono che “attività sportive, palestre e piscine devono rimanere chiuse”, “deve aumentare l’offerta di trasporto pubblico ‘dedicato’ alla popolazione scolastica”, che ”è cruciale responsabilizzare i ragazzi perchè si impegnino nelle misure a scuola, ed evitino comportamenti rischiosi fuori dalla scuola e a casa”, “l’orario di entrata a scuola deve essere sfalsato” e che “sarebbe auspicabile, come si fa per gli operatori sanitari, uno screening periodico di studenti e operatori scolastici con tracciamento rapido in caso di positività attraverso canali dedicati alla scuola”.

HuffPost 19 dicembre 2020